Buonasera a tutti, mici ed amici, oggi come libro ospite delle nostre recensioni avremo Mr Crowley: Le Cronache di Cefalù scritto da Aldo Luigi Mancusi.
Londra, 30 marzo 1923. Il cadavere di Elizabeth Dane, giovane
ricercatrice dell’Università di Cambridge, viene trovato nella stazione
di Whitechapel. Scotland Yard archivia il caso come suicidio, ma Lord
Philip Dane, padre della ragazza, è convinto si tratti di un omicidio.
Per scoprire la verità assume il detective Edward Thomas Dickinson, ex
prodigio della polizia finito in disgrazia. Le indagini portano
l’investigatore in Italia, a Cefalù, dimora del magista Aleister
Crowley, definito dalla stampa inglese come “l’uomo più malvagio del
mondo”. Ma non tutto è come sembra. Chi è stata realmente questa figura
così misteriosa? In questo giallo a tinte noir, l’autore ci trascina in
un nuovo incubo lisergico, spiazzante e visionario che si mescola con la
vita “tra storia e leggenda” di uno dei personaggi più ambigui e
affascinanti del Novecento. --- Aldo Luigi Mancusi (1975), giornalista e
blogger, per oltre dieci anni direttore responsabile della storica
rivista «Metal Shock», attualmente è voce e immagine del seguitissimo
canale YouTube di cultura letteraria e attualità «Libri di sangue». È
stato l’ultimo allievo di uno dei trentasei kabbalisti nel mondo, Arie
Ben Nun. È autore, con Ensemble, del romanzo Edgar Allan Poe. L’ultimo
incubo (2022) e delle raccolte poetiche Urizen. Il cammino
dell’immortale (2023) e Olam Hatohu. Memorie di un suicida (2023). ---
Prefazione di John Shirley (scrittore americano e sceneggiatore de Il
corvo, film cult con Brandon Lee) e postfazione di Carlo Dorofatti
(filosofo e ricercatore dello spirito, tra i massimi esperti in campo
esoterico).
La
storia, oltre ad avere un intreccio molto interessante, presenta
diverse citazioni che solo chi ha un po' di conoscenza di chi fu Crowley
potrà apprezzare.
Sappiamo tutti che fu un personaggio "particolare", un anticonformista al centro del pettegolezzi della società. Gli attribuirono anche il nome de "L'uomo più malvagio del mondo", ma vedendo il periodo storico, penso che il titolo fosse più adatto a diversi personaggi con un debole per i baffetti e troppa brama per i confini altrui.
Reputo la storia un tributo alla sua
figura e ho apprezzato l'introduzione e approfondimento del personaggio a
fine libro. L'autore gioca sia sulla percezione che la gente aveva di Crowley (ovvero quella di un mago malvagio dal comportamento dissoluto) sia alla sua filosofia (come quella del ritorno, su cui la parte finale cita in una narrazione di una storia dentro una storia e personaggi che si ritrovano in diverse narrazioni). Non rivelo troppo per non rovinarvi la sorpresa.
I personaggi sono ben
caratterizzati, dal protagonista Edward Thomas Dickinson, che ricalca il
classico detective noir ma al contempo mantiene una sua
caratterizzazione propria, alla sua amica dall'umore imprevedibile (la
scena del coltello è sia grottesca che comica).
Cefalù, a mio parere,
è la seconda protagonista della storia: una cittadina siciliana in
apparenza sonnecchiante e molto superstiziosa, si ritrova ad essere il
centro delle indagini di Edward. Crowley soggiornò realmente a Cefalù e
il popolino non ci mise molto a tessere storie di ogni prodigi magici
sul suo conto. La realtà è stata meno entusiasmante dei racconti narrati, ma d'altronde sono proprio le storie a rendere indimenticabili un luogo o un personaggio.
Ho apprezzato anche la ricostruzione della lingua siciliana, rendendo l'ambientazione realistica.
Unica
pecca, ma è un gusto personale, è la frettolosità di una parte del
finale, in quanto si poteva mostrare il lento mutare degli abitanti.
Nonostante
ciò, è una storia che consiglio caldamente, intrattiene i profani e
diletta chi conosce un po' sulla figura di Crowley.
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