Recensione di Feline ed Energy.


Meow, buongiorno a tutti. Dopo un periodo di inattività (sapete, noi gatti siamo mooolto pigri, in particolare i draghi-gatti), rieccomi per recensire due paranormal romance che ho letto in questi tempi. Stiamo parlando di "Feline" di Sarah Bianca ed "Energy" di Elenda Orlandini.

"Uriel è un giovane mutaforma, che vive in Germania assieme alla gemella Stella, nell’agiatezza della tenuta che la nonna, Isolde, la reggente dotata di facoltà magiche, ha fondato generazioni addietro con lo scopo di offrire un porto sicuro a tutte le creature mutanti in cerca di asilo e in fuga dai cacciatori.
Qui il giovane e sua sorella conducono una vita agiata, dedita alle esuberanti conquiste e continue avventure romantiche, un’esistenza completamente opposta a quella di Dara, una giovane ragazza di Roma, costretta ad un doppio lavoro e perseguitata da un dolore che l’accompagna da quando, qualche anno prima, ha perso la sua intera famiglia a causa di un incidente stradale.
Due vite che scorrono su binari che non potrebbero mai incrociarsi, ma il futuro rivela un destino comune quando improvvisamente Isolde, vicina alla fine dei suoi giorni, apre la lotta per la successione tra le coppie leader di ciascun clan, per stabilire la nuova reggenza.
Dara infatti ancora non lo sa, ma fin dalla nascita è dotata di straordinari poteri.
Da un giorno all’altro, la giovane si ritroverà immersa in un mondo di cui non si sarebbe mai sognata l’esistenza, combattuta fra il desiderio di tornare alla normalità, e il fortissimo legame che la vincolerà ai suoi nuovi amici e, in particolare, a Uriel.
Fra mutaforma e magia, amicizia e amore, Feline è la storia di cui ogni ragazza vorrebbe essere protagonista."

Che dire, questo libro mi ha stregato. Forse perché parla proprio di mutaforma, tema a me caro, dato che sono un gatto che si trasforma in drago (o viceversa, dipende dai punti di vista).


 Non è un elemento molto diffuso nei libri fantasy, soprattutto nei paranormal romance. Gli unici "mtuaforma" che si vedono, se così possiamo chiamarli tali, sono o i vampiri (quelli veri), i licantropi (quando regolano la propria trasformazione) o le streghe (quando sono competenti). E in questa storia troviamo diverse specie di mutaforma: uomini- tigre, ippopotami, orso, cervo, lupo, aquila, pantera, volpe e addirittura panda!
Fin dalle prime pagine veniamo catapultati nella realtà politica della "riserva" dei mutaforma: Uriel deve trovare una compagna speciale per impedire che ci sia una guerra civile tra le creature mannare, istigata dal Clan della Luna, niente di meno che dagli uomini-lupo
Devo ammettere che il tema dell'amore è trattato in maniera molto diversa dalle solite storielle alla Twilight: Dara ama Uriel, ma quando scopre un terribile segreto (non vi spoilero altro), inizierà a dubitare della veridicità di questo sentimento. Meglio essere costretta a vivere una gabbia dorata, contro la propria volontà, perché altri lo hanno deciso, oppure scegliere la libertà, a costo di sacrificare l'amore per la persona che ami? Dara è costretta ad esistere tra una moltitudine di scelte che influenzeranno la sua vita, ma anche quella degli altri mutaforma.
E poi, finalmente abbiamo un esempio di amore omosessuale (già, perché per trovare fantasy che trattano del tema dovresti cercare tra gli angoli bui di Amazon e quasi tutti riguardano solo uomini!): tra Stella, sorella di Uriel, e la rampolla del Clan degli Arcobaleno (per chi non lo sapesse, sarebbero dei pappagalli mutaforma). Una storia molto triste, stroncata dalle "ragioni di Stato". Ancora una volta viene affrontato il tema dell'invidualità contro il benessere di un intero clan o popolo.
A parer mio, la protagonista è il personaggio piu riuscito: una donna che vuole essere indipendente, ma che dentro di sé è molto fragile. Naturalmente l'autrice riesce a farti affezionare anche agli altri personaggi: Uriel, Stella, Ayan, i signori Baffo, Carmen, Manuel e moltri altri. Isolde è il personaggio piu ambiguo di tutti: sembra la manifestazione del concetto "il fine giustifica i mezzi". Lei è una donna scaltra, manipolatrice, che arriverebbe a manipolare le esistenze dei suoi amici e familiari per garantire la loro sicurezza (un paradosso, insomma!). Di sicuro è la donna piu macchiavellica che abbia trovato in un libro del genere.
Inoltre i mutaforma nello loro natura animale si comportano come tali, non abbiamo tigri vegetariane e pacifiste, anzi, per poco un personaggio (non dico chi) andava ad azzannare gli uomini-cervo! La scrittrice è riuscita a descrivere bene la percezione dei loro sensi, molto piu sviluppati rispetto a quelli umani, e soprattutto ai dolori delle prime trasformazioni.
Lo stile è scorrevole e vivace.

                                                   (Quanto sono pucciosi i due fratellini)

Ed ora partiamo con i lati negativi: prima di tutto lo stereotipo del "figo love interest della protagonista", davvero, per una volta non si potrebbe descrivere un ragazzo dormale o addirittura brutto? No, andiamo avanti con i fighi. Purtroppo nella vita non si ha sempre questa fortuna.
Secondo: Dara, va bene che quello che ti ha rapito è biondo, con gli occhi azzurri, muscoloso, ma praticamente ti ha rapita e costretta a rimanere in una gabbia dorata contro la tua volontà. Come fai ad innamorarti così velocemente di lui?! Hai la sindrome di Stoccolma?
Terzo: ci sono dei buchi di trama, ad esempio: come fa la riserva ad avere abbastanza elementi per tutti? Da dove prendono l'energia elettrica se sono isolati dai centri urbani? Poi, tra i mutaforma ci sono anche creature "esotiche", perché scegliere proprio la Germania e non un Paese con il clima meno rigido?

Domande senza risposte....

Nonostante ciò, il libro si merita un bel 9/10. Ve lo consiglio caldamente.

"L'avventura si colora di rosa e fantascienza in questo strepitoso romanzo di esordio di Elena Orlandini. Un paranormal romance avvincente, fresco, dove i sentimenti si svelano e crescono tra le spighe di grano di un crop circle e i fulmini del Tennessee.
Una ricca e misteriosa famiglia vive sulle colline di Norville, isolata dal resto del mondo. Nulla sembra coinvolgere i Volta nella vita della cittadina, finché Thomas, il figlio primogenito, si imbatte per caso in Jess, la ragazza venuta dalla città, la ragazza che da quel giorno cambierà la sua vita... tingendola di colori mai visti prima."


 Devo mettere che questo libro mi ha lasciato sentimenti controversi. Forse perché il genere del paranormal romance presenta dei clichés rivisti e strarivisti che ormai mi danno la nausea. Da una parte mi sono piaciuti certi elementi, che in seguito vi illustrerò, mentre altri mi hanno fatto cadere le braccia.
Iniziamo dai punti positivi: il tema degli alieni non è ancora stato sfruttato al massimo nei paranormal romance. Conosco solo la saga di Obsidian che presenta elementi fantascientifici, ma purtroppo non l'ho letta (invece l'ha fatto la mamma della mia padroncina) quindi non potrei fare paragoni.
La natura e la cultura di questi extraterrestri viene esplorata, in particolare il loro potere di manipolazione dell'energia (o dominio dell'energia come direbbero i fan di Avatar la leggenda di Aang XD) che comporta anche una mutazione cromatica in base alla temperatura corporea (davvero affascinante come potere!) e all'assorbimento dell'energia elettrica.
Pur avendo storto il naso davanti alla somiglianza incredibile tra noi e questi umanoidi, nel libro viene comunque accennato al fatto che siamo l'unica specie simile alla loro. Ci potrebbe stare (e poi è ormai un cliché usato da tutte le storie fantascientifiche. Difficilmente ci sarebbe una storia d'amore tra una medusa fluorescente ed un essere umano, ma ehi, dopotutto l'amore è cieco!).

(Occhio, quando questo Hanar si illumina è perché sta cercando di flirtare con voi! Se vi acchiappa siete perduti! XD)
(Questi sarebbero i nostri alieni nella loro forma naturale. La pelle blu è dovuta all'elevata temperatura del loro pianeta ed in un certo senso non è una trovata a casaccio, dato che lessi qualche tempo fa che se noi esseri umani fossimo vissuti in un ambiente la cui temeprature superasse i sessanta gradi, avremmo avuto la pelle blu o nera.)

 La psicologia dei personaggi è delineata bene e sono rimasta colpita in particolare da Thomas: come interessa amoroso di Jessica, non è il "classico" ragazzo geloso, possessivo, sicuro (e a volte pure stronzo, perdonatemi il termine) di certi P.R. Lui è una persona timida, riservata, chiusa nel proprio segreto e costretta a convivere con un orribile passato. Il suo senso di isolamento rispetto agli  altri (e ci crederei, sono una famiglia di alieni in un pianeta sperduto popolato da esseri umani di dubbia intelligenza XD) lo porterà ad accettare con gioia l'amicizia e l'amore di Jess ed a entrare in contrasto con un membro della famiglia ed un'amica (rispettivamente Sirio, la sorella, ed Alcyone).
Si respira per tutta la storia un clima malinconico, influenzato sia dalla triste storia del nostro alieno, sia da quella della protagonista, che deve affrontare i postumi del divorzio dei genitori.
Interessante anche l'introduzione dei pensieri di Thomas nella narrazione; non sembra, ma ciò ha analizzato meglio la sua psicologia, rispetto alla trovata di una certa scrittrice, di cui non faccio il nome, che decise di riscrivere una storia di dubbia qualità dal punto di vista del maschione di turno. Non mi ricordo il titolo, ha però qualcosa a che fare con un colore...
                                      

                                                  (La piu grande presa per i fondelli dell'ultimo anno).

  Fortunatamente, il nostro Thomas è anche una persona molto intelligente, così come Jess, nonno Joe e tutti i personaggi della serie, a differenza di molti P.R. o anche  Harmony.
Inoltre, non presenta buchi di trame, elemento tristemente caratteristico dei P.R.
La parte finale del libro è stata quella che ho apprezzato di piu, forse perché finalmente è stato introdotto un po' d'azione.
Lo stile è semplice e scorrevole, facendovi divorare la storia a capitoli (come è successo con me).

Ora passiamo agli elementi negativi: lo stereotipo "love interest sexy bomb", e tutto ciò che segue, mi ha fatto entrare in uno stato di rabbia alla hulk. Per fortuna mi sono ripreso. Miseria, ma un solo personaggio che non sia bellissimo, muscolosissimo, gentilissimo, e tutto i superlativi che si possono dare?
                               (Basta sexy bomb, basta clichés! Hulk spacca tutto!!!!)

Altri lati che ho notato: vi è una scena di stretta di mano tra Thomas e Jess che causa una piccola scintilla. Ma lei... non rimane schioccata? Cioè, è appena apparsa una scintilla elettrica dal nulla, visibile per giunta, e lei risponde "Credo sia colpa del temporale, sparge elettricità ovunque".
Certo, perché Norville è gemellata con il Catatumbo ed è normale vedere piccole scariche elettriche nell'aria ogni giorno.



(Località affascinante: in questa zona si verificano 280 scariche elettriche all'ora, in 10 ore al giorno, per circa 160 giorni dell'anno. Il paradiso della famiglia di Thomas).

E ancora, la scena dell'incidente in macchina, che porta la protagonista a dubitare sulla vera natura del suo salvatore, mi ha fatto pensare ad un certo libro...

Vi è anche un elemento, che in realtà sarebbe neutro, perché comunque è giocato bene: il triangolo amoroso, o mi correggo, l'esagono. Ma andiamo con ordine: il primo triangolo è tra Danny, l'amico di Jess, Thomas e la protagonista. Povero Danny, è da ammirare: ama lo stesso la sua amica, pur sapendo che il suo cuore appartiene ad un altro, e la supporta nei momenti di difficoltà. Per fortuna Jess è coscente del fatto che la loro situazione è molto triste ed ha il buon senso di non mettere il piede in due scarpe.
Il secondo triangolo è tra Thomas, Jess ed Alcyone: in verità, il nostro eroe non prova nulla per Alcyone, tranne che un sentimento d'amicizia. La ragazza, invece, sembra abbastanza infastidita dalla presenza di Jess fino ad arrivare a complottare con Sirio per incrinare il rapporto (non vi dirò come).

Altro elemento neutro, piu che altro una pignoleria, : i veri nomi degli alieni sono basati sui nomi di stelle e costellazioni: Alcyone, Antares, Dubhe, Sirio, Nekkar, Alcor.
Qual è il problema? Se gli alieni non sono mai entrati in contatto con i terrestri prima, come fanno ad avere nomi arabi e greci? Va bene una coincidenza linguistica, ma le altre?
Comunque, può passare, dato che questa pignoleria non rovina la storia di per sé.

Detto questo, il libro si merita un bell'8/10, grazie comunque ai suoi elementi vivaci e fantascientifici.
Un abbraccio peloso ed arrivederci al prossimo posto. Meow.



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