"Il gusto speziato dell'amore" di Silvia Casini.
Salve a tutti, mici ed amici, passate buone feste? Io sì, sgranocchiando qualche pianeta disabitato. Sono molto gustosi. Beh, credo che come tematica sia adatta, dato che parleremo di cibo!
Non sono tipo da romantici, ma questo libro mi ha catturato, d'altronde l'autrice, Silvia Casini (che già trattai in precedenza) possiede uno stile accattivamente poetico, che attrae il lettore.
Oggi, analizzeremo "Il gusto speziato dell'amore", edito da Fanucci Editore.
Come la trama ci fa intuire, il libro si presenta come una storia romantica, tinta di scene comiche, in particolare di equivoci.
Nella storia non vi è un vero e proprio cattivo: ogni personaggio ha le sue luci e le sue ombre, oserei dire che i veri antagonisti sono l'incomunicabilità delle persone ed i traumi personali.
Quasi tutti i personaggi hanno segreti o ferite non ancora rimarginate: Stella è stata lasciata sull'altare, Gabriele si è innamorato di una stronza, Carla ha dei problemi psichici ecc.
Interessante è come l'autrice è riuscita a dare un'anima a tutti: Stella è un'adorabile "tsundere" con la passione per la scrittura e la cucina, Gabriele è un tenero uomo ferito, non esente da figure di m... con nel caso del costume di "kick ass", Carla è la versione stalker di Jessica Rabbit, Beatrice è una bambina capricciosa che in fondo vorrebbe l'amore di papà ecc.
L'accostamento tra cibo ed amore non è causuale, dato che il gusto è una delle poche cose che potrebbe rivaleggiare con l'atto sessuale. Le ricette di "Josephine Alcott", aka Stella, sono un mezzo per accompagnare le persona verso dolci sensazioni, a volte anche con l'atto di consolarle, come nel caso di Gabriele: i due intratterrano piacevoli conversazioni via email, senza mai capire, se non alla fine, le loro vere identità.
Josephine è il doppio di Stella, la sua natura creatrice ed estroversa. La vera stella è una persona riservata, tanto da far assumere un'attrice per impersonare il suo ruolo.
In un certo senso mi ha ricordato "Di Magia e Di Vento", sempre di Casini, dove le erbe e le pietre hanno un ruolo di intermediari tra il mondo reale e quello magico, tra i sentimenti e le persone. In questo caso, il cibo è il tramite con cui le persone ritrovano sé stesse. Beh, come dico io, che sono un gatto di panza e di sostanza, il cibo è un'arte sopraffina.
Come l'autrice ci ha dimostrato nei libri precedenti, vi sono numerosi citazioni alla cultura pop, in particolare dell'animazione. Silvia è sempre stata amante dei film di Myazaki e non lo nasconde, inoltre vi è un riferimento metanarrativo, in quanto viene citata la rivista upside down magazine, realmente esistente, di cui Silvia è una delle fondatrici (se foste interessanti, vi lascio il link: http://www.upsidedownmagazine.it/).
Unica pecca: vi è un trauma che a parer mio andava approfondito lentamente, invece che essere rivelato direttamente alla fine.
In conclusione, "Il gusto speziato dell'amore" è a tratti una commedia romantica che non manca ovviamente di momenti seri e drammatici. A parer mio è un libro adatto sia da chi è innamorato del genere sia da chi ama la cucina ed i riferimenti alla cultura pop.
Se mai foste interessati all'acquisto del libro, qui troverete il link amazon: https://amzn.to/2Tz0ai8
Commenti