"Formule mortali" di François Morlupi
In una torrida estate romana un passante scopre un cadavere di un uomo atrocemente torturato e mutilato. Sul terreno insanguinato gli arti amputati disegnano una celebre formula fisica. È il primo di una serie di omicidi rituali che coinvolgono vittime senza alcun legame apparente. A tentare di risolvere il caso è chiamato il commissario Ansaldi, professionista integerrimo ma tormentato dall'ansia e dagli attacchi di panico. Ad accompagnarlo in questa avventura verso il male, il vice ispettore Loy, una ragazza con un forte disturbo antisociale di personalità, e altri tre membri del commissariato di Monteverde. Tenteranno insieme di venire a capo di quello che ormai i media hanno battezzato come "il caso delle formule mortali", un'indagine dopo la quale nessuno dei protagonisti sarà più lo stesso.
Ciao a tutti, mici ed amici, benvenuti a questo nuovo episodio! Oggi recensiremo un thriller capace di affascinare anche chi odia la matematica: "Formule mortali" di François Morlupi .
La storia potrebbe riassumersi in una grande "olimpiade della matematica" tra la polizia e i pazzi che compiono gli omici. Un classico per le storie gialle, ma che ha un tocco di vivacità proprio grazie alle citazioni matematiche e culturali: scienza e fede saranno le due grandi fazioni a capo dello scontro.
I personaggi sono ben descritti, vi affezionerete a loro, anche se uno risulta stereotipato: l'hacker alleato della polizia postale. Avete presente l'ibrido hikkikomori otaku?
Alessio rappresenta tutti gli stereotipi negativi, diventando un caso umano: non esce di casa, è fanatico di informatica e Star Wars, ha il superpotere di mangiare roba scaduta senza essere intossicato, ma è, curiosamente, il portavoce dell'autore per quanto riguarda la sua esperienza informatica. Morlupi è responsabile informatico e il personaggio di Alessio è, in un certo senso, il suo alter ego che ci avvisa sui pericoli del web.
Risulta un po' strano che Loy, poliziotta, non abbia mai sentito nominare, nemmeno per curiosità, il deepweb. Su youtube ci sono un sacco di tutorial che spiegano che cos'è il "lato oscuro di internet" e mi pare assurdo che una donna giovane non sappia di questo.
Loy è forse uno dei personaggi su cui ruotano tutte le vicende, assieme ad Ansaldi e agli altri suoi due colleghi. Attraverso i loro occhi non si vede solo l'indagine, ma anche le loro famiglie e la loro percezione di vita.
Si vede che la Corsica sta a cuore all'autore, soprattutto per la minuziosità con cui descrive le abitudini della gente del posto e l'ambientazione.
In conclusione, "Formule Mortali" è un buon thriller che lascia intendere di essere il primo di una serie di libri.
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