Recensione Antologia "Halloween Killers" di Saga Edizioni

 

 


 

Buonasera a voi, mici ed amici, oggi vorrei parlarvi della nuova antologia di Halloween di Saga Edizioni: prima abbiamo toccato San Valentino, ora questa volta sarà la festa dei fantasmi e delle streghe.

Iniziamo col dire che, a differenza di San Valentino di Sangue, le tematiche trattate sono più legate all'horror: abbiamo folk horror, grottesco, horror fantascientifico ecc, generi diversi ma sempre legati al filone.

L'antologia è un progetto a cura di Andrea Cavaletto e contiene 'Racconti horror per non dormire' di: Craig Spector e Andrea Cavaletto (Burst), Pasquale Ruju (Il Reverendo), Sasha Naspini (Gli Scorticati) Alda Teodorani (La Rivincita), Christian Sartirana (Oggi è il nostro turno), Adriano Barone (Facciadicarne e Boccadifiore) , Miriam Palombi (Sorellina), Luca Bollero (Poco Sopra La Nuca) , Giorgio Borroni (Un Sapore di Mela Candita), Valentina Santini (I Numeri Pari), Andrea Guglielmino (Lo Scambio), Rachele D’Amico (Amica Mia), Sara Ronco (Mangiacervelli), Giulia Anna Gallo (Tempo di Raccolto), Chiara Rufino (Working Class Hero), Chiara Vallero (Una Semplice Stretta Di Mano), Dario Di Gesù (ATSA EDUBBA), Fulvio Gatti (La Secessione), Fulvio Giachino (La bottiglia vuota), Ornella Calcagnile (Cempasúchil), Giacomo Ferraiuolo (La Sposa), Valentina Berzago (Anatematica)  e Francesco Massaccesi (Arsenico e Cretinetti), Luca Blengino (Ogni stramaledetto Halloween).

Tutti sono molto interessanti e scorrevoli, sinceramente è stato difficile eleggere dei preferiti, ma alla fine sono riuscito selezionare delle storie che mi hanno particolarmente colpito: il racconto di Christian Sartirana "Oggi è il nostro turno", "La bottiglia vuota" di Fulvio Giachino, "La secessione" di Fulvio Gatti e "Ogni Stramaledetto Halloween" di Luca Blegino.

Il primo è una novella gotica ambientata nelle campagne di Chivasso. Beh, non mi sorprenderei, dato che lo scrittore è un esponente del movimento Neogotico Piemontese. Il protagonista, letteralmente fuggito dalla vita soffocante e superstiziosa del paese, ritorna in dietro per dare addio al padre. Ma come ben sappiamo, è inutile fuggire al passato eche alcune tradizioni sono fin troppo dure da essere eliminate.

La creatura protagonista del racconto è la Cattivora, uno spauracchio della zona biellese, un essere che ha molto in comune con altre cugine acquatiche come la Marabecca siciliana. A volte è rappresentata come una strega, a volte come un mostro informe, vive nei pozzi, nelle cisterne e negli stagli, e ghermisce gli stolti che si avvicinano troppo al suo terreno di caccia ed è inutile a dire che le sue prede preferite sono i bambini.

La Cattivora nel racconto non è solo una forza distruttrice, ma anche di rinascita, la scena dell'allattamente è quasi grottesca, in quanto a dare la luce e a nutrire le persone è un essere dell'oscurità, legato all'acqua e alla terra. La Cattivora è forza neutra della natura, incomprensibile e terrificante all'insieme.


Ne "La Bottiglia vuota" un povero antiquario si ritroverà costretto a fronteggiare esseri orribili direttamente dal folklore malesiano. Grazie a questo racconto ho potuto scoprire due creature nuoeve, il Palesit e la Pologon, due famigli nel senso stregonesco del termine, piuttosto affamati dopo anni in letargo.

Per chi non lo sapesse, il Palesit è una specie di grillo demoniaco assassino che si nutre di sangue. Una creatura vampirica insomma, nata da un complesso rituale che riguarda lingue di bambini morti. La Pologon è una piccola donna, dalle fatezze graziose, e anch'essa di nutre del sangue della vittima. Il suo processo di creazione ricorda molto l'homunculus alchemico, ma il processo è nettamente più oscuro.

Palesit e Pologon lavorano in coppia e quando il Palesito entra nel corpo della vittima, la Pologon può finire il lavoro.

Eh devo dire che il punto forte del racconto è proprio la scena del grillo. Chi soffre della paura degli insetti sconsiglio questo racconto, perché un grillo così vorace non l'ho mai visto. L'ambiente è claustrofobico, così come lo è il piccolo appartamento dove si svolge la trama, una trappola  sinistra e ben architettata.

Lo stile è scorrevole e la storia vi terrà incollati fino al finale.


Ora parliamo de "La secessione", non è un racconto horror, più grottesco. Vi chiederete perché sia tra i miei preferiti: gli organi di un uomo chiedono uno ad uno di scappare dal corpo finché rimarrà solo il cervello.

Mi è parsa quasi una metafora di una dissociazione dalla propria vita. Il protagonista, o meglio il suo cervello, non cerca neanche di convincere i propri organi a rimanere nel corpo, quasi inconsciamente desiderasse di autodistruggersi.

Il finale rivela una personalità sola, rassegnata a una finta felicità nell'esserlo. 

 

"Ogni Stramaledetto Halloween"   il racconto finale, è un'avventura dalle tinte sarcastiche e horror. Il nostro prostagonista è un investigatore dell'occulto la cui ironia vi attirerà come un magnete.

Toni Bellasalma, un nome, una garanzia, odia Halloween perché ogni volta gli succede qualcosa di incredibilmente sfortunato, ma quando una bella vedova gli si presenterà davanti non potrà non rifiutare la sua richiesta: indagare sull'omicidio del marito.

Ambientato in una Torino magica e assurda, "Ogni Stramaledetto Halloween" mi ricorda le atmosfere di HellBlazer ma in versione ironica e grottesca.

 

Menzione speciale va al racconto "La Sposa" per le scene raccapriccianti che riguardano il vampirismo verso i bambini e una scena di pseudonecrofilia.

Il mostro della storia è tanto tormentato quanto le sue vittime, tormenta i vivi perché non trova pace e ogni dieci anni ricorda alla gente il  tributo che deve versare.


"Halloween Killers" è una chicca che interesserà gli amanti dell'horror, toccando diverse tematiche e catturandovi con le loro storie interessanti.

 

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