Recensione "L'incidente" di Maria Cristina Buoso

 


Buonasera a tutti, mici ed amici, oggi vi presenterò il libro di un'ospite a noi nota, ovvero Maria Cristina Buoso.

Il libro di oggi è un thriller dalle tematiche delicate, non adatto a tutti.

Ispettore Capo Ginevra Lorenzi, dopo Vernissage, ha un nuovo caso di cui occuparsi che metterà a dura prova la sua pazienza e la sua capacità investigativa.
Cosa hanno in comune un femminicidio e un incidente stradale?
Cosa c’entra il paranormale con l’indagine?
Un thriller coinvolgente, dinamico e a volte divertente che vi appassionerà e che vi permetterà di conoscere un po’ di più Ginevra e i suoi amici.


Era da tempo che non leggevo un thriller paranormale che mostrasse il marciume dell'animo umano.

Il protagonista, per un grottesco scherzo del destino, mentre è in coma assiste a un brutale omicidio. Una volta che il suo spirito ritorna nel corpo dovrà capire cosa sia successo.
L'incidente è un romanzo corale, ha diversi personaggi anche se quelli che spiccano di più sono Ginevra, Alberto e l'assassino.

Ho apprezzato come, attraverso la vita dell'omicida è della sua vittima, si veda il ritrarre di due prigionieri delle aspettative sociali, ingabbiati in un matrimonio che non doveva aver luogo per incompatibilità caratteriale e di come la solitudine porti le persone ad ingabbiarsi.
Lui uccide perché le donne, soprattutto quelle considerate ultime tra ultime, gli ricordavano sua moglie che lo riportava alla mediocrità e al suo sentirsi sessualmente inadeguato. Non vede le persone come tali ma come oggetti per soddisfarlo. Nel profondo è una persona immatura, incapace di capire l'origine del suo malessere.
E sono proprio le prostitute, le persone più deboli, a pagarne il prezzo.
Interessante è il bisogno dell'assassino di trovare un "amico", anche se reclutante, che ascolti le sue emozioni. Ancora una volta, la solitudine genera mostri, ed è ironico che sia proprio una sua vittima ad allietare la sua esistenza solitaria.


Il tema della violenza domestica è tratta in maniera al contempo cruda e non stereotipata. Infatti la vittima viene uccisa proprio perché si riappropria della sua libertà, capendo che può gestire la solitudine in maniera costruttiva e soprattutto non dipendendo dal marito.
Consiglio l'incidente sia agli amanti del giallo/thriller dia a coloro che adorano le storie sovrannaturali.

Commenti

BuosoMC ha detto…
Grazie :) per aver letto e recensito il mio libro...

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