GOETIA DI RICCARDO COLTRI


 Nell'Italia futura sono nati nuovi miti. Uno di questi parla di uno strano sciamanesimo sviluppatosi nel corso degli anni, dopo una guerra che ha ridotto i territori conosciuti in cumuli di macerie, quartieri in rovina e palazzi sventrati.

Delle entità vengono risvegliate nei villaggi di lamiere e rottami, tramite sacrifici di sangue e simboli tracciati sul terreno ma anche per mezzo di parole rinchiuse in vecchi dispositivi elettronici ancora funzionanti, come portatili ed ebook reader: i grimori del nuovo tempo.

In ciò che rimane di una provincia si muove Cleffi, milite della Scuola del Mattino, giovane violento e con un lungo addestramento alle spalle. Per lui, abituato alle risse nei dormitori e ai combattimenti nelle arene, è giunto il momento di entrare nelle Pattuglie. Con un casco da motociclista e una pistola, Cleffi corre attraverso ciò che resta delle periferie a stanare rivoltosi, ma comincia a notare alcune scritte sui muri e strani vagabondi che, su vesti di fortuna, indossano pelli di bestie e amuleti in plastica e ferro. E d'un tratto si ritrova a chiedersi perché, in quel mondo ormai morto, la goetia sia da alcuni considerata l'ultima soluzione rimasta.

Miao, eccomi qua per un'altra recensione. Oggi vorrei parlarvi del primo fantasy distopico italiano su cui ho messo le zampe. L'autore, Riccardo Coltri, l'avevo conosciuto grazie a Zeferina, un fantasy "mediterraneo" dove sono presenti creature del folkore nostrano. Se con Zeferina Riccardo si era perso in alcuni dialoghi inutili che hanno penalizzato la narrazione, con Goetia riesce a creare uno stile fluido, senza i continui "eh?" "Ah" "Uhm" che caratterizzavano l'altro romanzo.
Ma andiamo con ordine, analizzando il titolo. Cos'è la GOETIA?

L'Ars Goetia è l'arte nell'evocare i demoni, o in genere gli spiriti, ed ha origini antichissime. Nell'antichità la si contrapponeva alla teurgia (una pratica che consisteva nell'evocazione della divinità. Una specie di scienza divina) di cui era la controparte oscura. Con l'affermazione del Cristianesimo le differenze tra le due scienze si ridussero.
L'Ars Goetia non scomparve, ma fu nuovamente menzionata nel libro "La piccola chiave di Salomone", un grimorio di magia del seicento. Da questo testo derivano tutte le odierne pratiche di magia, quindi, se vedete un libro pentacoli, candele ecc, sappiate che ha scopiazzato dalla Piccola chiave di Salomone.
La cosa che mi è piaciuta di questo romanzo è il realismo delle scene, soprattutto le parti dei combattimenti. La scena di Cleffi che combatte contro il cane è memorabile.
Trovata originale è l'assocciazione dell'occulto all'ambiente post apocalittico: la prima è un'arte ancestrale e pericolosa che ha trovato finalmente terreno per scatenarsi nell'Italia distrutta da una non precisata catastrofe. Qui, la magia viene mostrata come l'unica soluzione per portare speranza in un mondo decimato dagli effetti collaterali della tecnologia, come se solo regredendo alle origini si possa dare vita ad un nuovo mondo.
Cleffi rappresenta l'uomo insicuro, la generazione post incidente, che non sa quasi niente del mondo prima della distruzione e che cerca una propria identità in un mondo diviso tra la corruzione, l'anarchia e il desiderio della libertà. Infatti, l'Italia di Cleffi è divisa in tre fazioni: quella della Goetia, quella dei Ribelli e quella dei Legislatori  (una specie di governo dittatoriale). In un certo senso mi ricorda il film The Road.

Uniche note negative: il mondo doveva essere piu approfondito. Come ho detto prima, non si capisce cosa abbia causato questa misteriosa catastrofe, si può solo intuire che possa essere stata una guerra mondiale, ma i motivi rimangono sconosciuti. Ed ancora, non viene spiegato come i governi del vecchio mondo  si siano sgretolati per dare spazio alla dittatura dei Legislatori. Ed ancora: la Goetia rimane per tutto il libro qualcosa di misterioso e poco approfondito. Spero che in un eventuale futuro seguito venga fatta luce su cosa abbia spinto le persone ad abbracciare la magia e fondare l'organizzazione Goetia.

Nel complesso, è un buon libro.
Nessuna cozzaglia, ogni evento è stato inserito in maniera coerente e fluida. Do un bell'8/10 a Goetia.

Concludo inserendo il ritornello di una canzone di Miracle of Sound, basata sul videogioco post apocalittico Westland 2, che a mio parere riflette l'ambientazione del libro.
" The cries of a dead world
Callin' out in pain
Red skies on the desert
Are the blood in a ranger's veins"


Vi linko la canzone, merita davvero. 

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