"Lonely Souls: L'angelo della Morte" di Andrea Romanato






"Kaileena, dopo il funerale di suo zio, si mette sulle tracce dei traditori e di una delle quattro streghe responsabili del Massacro della Città dei Morti.
Questa strega è a capo di un’organizzazione criminale, la Compagnia, che cerca di sfruttare il panico creatosi a New Orleans per i suoi affari.
In Kaileena scorre un irrefrenabile istinto di rivalsa verso coloro che sono responsabili della scomparsa di Mei Song, ma presto scopre che la Compagnia non è un nemico che può sconfiggere da sola. Per attuare la sua vendetta percorrerà un viaggio alla scoperta della sua vera natura."



Benvenuti al quarto capitolo di Lonely Souls, la serie sulle streghe che mescolava atmosfere supereroistiche con l'urban fantasy.
Se mai foste interessati, qui troverete le recensioni del primo libro, del secondo e del terzo.

Iniziamo col dire che la scrittura di Romanato è migliorata, si hanno meno refusi e soprattutto meno situazioni inverosimili. L'andamento della trama è quello di un pulp tinto di fantasy. Per chi non sapesse, il genere Pulp è una letteratura che propone crimini forti o scene particolarmente violente.
La storia si concentra su Kaileena, nipote del burbero Mei, che, dopo il suo assassinio, è decisa a vendicarlo trovando uno per uno i responsabili della sua morte.
Rispetto ai precedenti libri, come ho sottolineato prima, presenta scene piuttosto crude e violente. La parte forse più forte del libro è quando Kaileena deve infiltrarsi in un set di film Snuff (ovvero, un porno che finisce male, molto male. Sapete no, torture, sangue, budella ecc) ed assisterà ad diverse scene disgustose.
Insomma, se i primi due libri erano tendenti al fantasy, dal terzo in poi le tematiche diventeranno
più oscure.
Questo libro lo considererei uno spin-off in quanto si concentra su un personaggio secondario, esattamente come nel libro "Diari di un futuro passato" e consiglierei di leggerlo dopo aver finito il secondo ed il terzo, in quanto approfondiscono eventi non spiegati nei libri precedente, come il rapimento di Emris.
Kaileena si mostra un personaggio fragile, che ha costruito un muro di ghiaccio attorno a sé per non soffrire, in quanto le uniche persone a cui ha permesso di avvicinarsi al suo cuore sono morte.

In Conclusione, "L'angelo della morte" è un ottimo spin off che appassionerà di sicuro gli amanti della serie, ma anche quelli del pulp.

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