"Lonely Souls: Diario di un futuro passato" di Andrea Romanato






Benvenuti al terzo capitolo della saga di Lonely Souls, per la precisione, questo terzo libro è uno spin off. Riprende le vicende di Thessa dopo che si è sacrificata, facendosi inglobare dal suo stesso paradosso. VI AVVISO CHE CONSIGLIO LA RECENSIONE A CHI HA GIà LETTO I PRIMI DUE LIBRI.





"Dopo la sconfitta di Arthur e i suoi alleati, un enorme paradosso materializzatosi sotto forma di gigantesco tornado blu e viola si abbatte su New Orleans. Thessa decide di sacrificarsi per salvare tutti ma, contrariamente a quello che pensa, si ritrova improvvisamente nella Scozia del 1947. Sperduta e confusa, si incammina per raggiungere un centro abitato ma le forze le impediscono di proseguire. In quel momento, un ragazzo misterioso la soccorre e le offre un riparo. Quel ragazzo rappresenterà per lei la salvezza e la possibilità di adempiere alla promessa fatta a Evaline nel futuro."

A parer mio è il migliore dei tre libri, vedremo la piccola Thessa che, dopo il suo sacrificio, si ritrova nell'Inghilterra del 1947, in un mondo completamente diverso e brutale, dopotutto siamo a due anni dopo la fine della guerra. Il paese è lacerato. La povertà dilaga così come la violenza. Dovrà scontrarsi con la diversa mentalità dell' epoca e scopriremo passo dopo passo la sua vita è come influenzò gli eventi dei libri precedenti direttamente dal passato. Incontreremo diversi personaggi che nel primo Lonely Souls erano anziani o che sono sfortunatamente morti. Il titolo è una chiara citazione agli X-man, giorni di un futuro passato, e come la storia degli x-man, questo terzo capitolo è una storia di paradossi temporali e sacrifici.
Unico lato negativo: non viene citato minimamente ermis, personaggio importante nella vita di Thessa, tranne verso la fine. E a parer mio è un grosso peccato. Proprio per ciò, il loro incontro nel futuro non dona nessuna emozione al loro tragico incontro.




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