"Il villaggio delle sirene" di C. Mellick. Distopia sull'estremismo animalista








"Sirene: una rara specie di pesce che imita l’aspetto femminile per attirare prede umane.

Il Decreto per la Protezione delle Specie in Via di Estinzione vieta di uccidere le sirene, non è possibile farlo neppure per difendersi. Le comunità colpevoli di aver ucciso delle sirene vengono annientate. L’unica salvezza per i pescatori che vivono nelle aree abitate dalle sirene sono i bocconcini, umani modificati per essere la loro preda ideale.

Ma cosa accadrebbe se le sirene smettessero di mangiarli? È ciò che è successo a Siren Cove, uno sperduto villaggio di pescatori. Il Dottor Black è stato inviato a indagare dall’azienda che produce i bocconcini, e la verità che dovrà far emergere sarà ben più strana di un semplice problema di sapore delle prede.

Un mistero horror condito di distopia."



Sapevate che le sirene sono dei bei pesciozzi? In questo libro, le creature paranormali come Naga e Vampiri non sono nient'altro che animali mimici: ossia, bestie che imitano l'aspetto umano per attrarre la preda. Un po' come fanno certe piante per farsi impollinare oppure per nutrirsi d'insetti.

La società che ci viene proposta è tra le più grottesche mai apparse in un distopico: ovvero un mondo dove gli animalisti fanatici hanno una vera influenza politica. Questo fatto porta a due conclusioni: che l'animalismo moderato si sia estinto e che il virus imbecillus ha fatto più vittime di quanto pensassi.

Nel primo capitolo ci viene introdotta la vita privata del protagonista  nella maniera più grottesca possibile: il Dr. Black convoca alla figlia e le fa una dichiarazione degna di una dichiarazione ad un soldato sottoposto. Perfino alla notizia della morte della moglie, il nostro dottore sembra rimanere impassibile.
La figlia, al contrario, si dispera sia nel sapere che al padre resta una settimana di vita sia alla notizia della morte della madre. Black la invita ad usare il peluche "papà degli abbracci" che la bambina dovrebbe usare in caso di tristezza o stress.
10 minuti. Black si alza, ma la figlia lo ferma, abbracciandolo. Il padre rimane incredulo e conta i minuti dell' orologio.

Questa è la descrizione della scena. A prima vista il Dr. Black sembrerebbe una sottospecie di psicopatico incapace di provare empatia ed affetto nemmeno verso i suoi cari. Ma con proseguire della lettura capiamo due cose: Black ha un morbo infettivo, chiamato "il Morbo di Zimmer", che si trasmette tramite contatto di sudore. Il morbo trasforma il corpo del malato un pongo, rendendo gli organi interni morbidi, finché il cuore non diverrà abbastanza debole per fare un arresto cardiaco.
Viene mostrato il motivo per cui Black è freddo verso i suoi famigliari: non vuole infettarli e soprattutto non vuole che si affezionino a lui, per evitare che soffrano alla sua morte.
Black inoltre si rivela una persona che si preoccupa per il benessere altrui... a modo suo. Avrebbe potuto passare l'ultima settimana con sua figlia, perdendo però il lavoro. Invece decide di accettare l'indagine per assicurare un prospero futuro economico alla figlia.
Si premura di far recepire alla piccola dei grotteschi DVD dove in un certo senso l'accompagnerà per tutta la vita.
Si preoccupa della salute degli abitanti dell'isola e detesta gli animalisti imbecilli che detengono potere.
Piange per Jackson.
A parer mio il Dr. Black è un uomo che ha fatto molti sacrifici per dare un futuro come minimo rassicurante alle persone a cui tiene, ma è incapace di esternare e riconoscere le sue emozioni.

Ora passiamo all'analisi al tema principale: L'ipocrisia dell'estremismo, soprattutto se ecologista ed animalista. I nazi animalisti si premurano tanto a proteggere le prede ritenute pericolose per gli esseri umani, offrendo bocconcini, umani geneticamente modifica. Ma chi sono i bocconcini? Volontari animalisti, stupratori, pedofili, assassini ecc, insomma, scarti della società la cui intelligenza è stata resa pari a quella di un pesce e l'odore della carne come quello di un gambero. In altre parole sono stati resi una specie differente. Un poi' come li consideriamo noi: esseri umani che hanno perduto il diritto di esserlo.
Ma riflettiamo bene. In natura, lo stupro, l'assassinio, l'infanticidio, la necrofilia ecc sono ben presenti. Gli animali compiono atrocità con la stessa naturalezza di un bambino che mangia un gelato. Perché? Perché non hanno morale. L'uomo creando delle leggi, una morale, ha creato il male. Siamo noi che decidiamo che un pedofilo sia un disturbato, non un cane. Siamo noi che decidiamo che lo stupratore vada trapanato, non la pulce.
 I nazi animalisti equiparano la vita degli altri animali a quella umana, ma attenzione, le sirene condividono solo i diritti, non i doveri. Sarebbe altrimenti troppo difficile per questi trogloditi incarcerarne una per molestie sessuali e omicidio. Dopotutto, gli animali fantastici sono persone orribili.
La dittatura governativa pensa così tanto ad umanizzare gli animali, demonizzando propri simili. Arriverebbero a sacrificare persone, nemmeno bocconcini, perché secondo loro i bocconcini conterebbero coloranti che nuocerebbero alle sirene. Peccato che i vertici della PSVE non si sacrificano, mica sono scemi, lasciano che siano i loro sottoposti manipolabili oppure i loro nemici a diventare un pasto succulento per i loro pesciozzi. E qui entra in scena la vera critica all'estremismo ideologico che soffoca chi è moderato, lasciandolo divorare (dalle persone o dalle sirene).
 Il villaggio dei pescatori sarebbe un covo di una specie protetta, anche se umana: dove li vedete dei tipi in bianco e nero che paiono usciti da un film di Charlie Chaplin? Ma la PSVE sembra che abbia dimenticato che anche gli umani sono animali.


Il villaggio delle sirene è una satira su questi emeriti idioti ( attenzione, non critico gli animalisti moderati, ma quelli estremisti, quindi quelli infettati dal virus imbecillus. C'è distinzione tra islamici moderati e fanatici religiosi, allo stesso modo nell'animalismo ci sono persone moderate) e credo che le due  frasi finale riassumino l'intero animo del libro  "Come specie, le sirene se la caveranno benissimo", " è della specie umana che vi dovrete preoccupare".

Questa è stata la mia prima lettura "Mellickiana", ringrazio Vaporteppa per avermelo fatto scoprire.

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