"Gli angeli e l'Apocalisse: Erenvir e l'Anno Zero" di Effe Cincola



"L'Apocalisse profetizzata nella Bibbia si avvera, devastando la Terra e decimando l'umanità. I principali fautori dell'Armageddon, i Cavalieri della Violenza, della Carestia, della Morte e della Guerra, quattro potentissimi Angeli, decidono di rimanere nel mondo materiale per diventarne i sovrani assoluti e si pongono a capo di eserciti di creature oscure per attuare la propria conquista. Fortunatamente, anche sette Schiere Angeliche restano a combattere per gli uomini sopravvissuti contro le brame di potere di chi li vuole sottomessi o morti. Jonathan White è un ragazzo che viene prescelto per contribuire alla lotta tra Bene e Male. Verrà chiamato Erenvir, ovvero Portatore della Nuova Era, ed il suo primo compito sarà quello di condurre in salvo i sopravvissuti in un luogo indicatogli come Terra Promessa. Affronterà un viaggio in cui scoprirà quanto tutto ciò che conosceva sia mutato e sottoposto a nuove leggi fisiche e spirituali, tra nuovi luoghi infernali e piccoli paradisi, tra bestie demoniache e creature idilliache, in un'ambientazione tutta da svelare."

Benvenuti a questo nuovo episodio. Oggi parleremo di un fantasy post apocalittico: "Gli angeli e l'Apocalisse: Erenvir e l'Anno Zero" di Effe Cincola.
Il nostro libro ha un inizio piuttosto ottimista: la fine del mondo. Non si sa come, non si sa quando e soprattutto perché, l'umanità viene colpita da un misterioso cataclisma di origine sovrannaturale (vi do un suggerimento: c'è lo zampino di Dio), dove l'intero genere umano viene quasi debellato. I nostri quattro cavalieri dell'Apocalisse decidono che il nostro pianeta è un bel posto per passare le vacanze, così si ribellano agli ordini di Dio, creando quattro regni del terrore.



Il libro non si concentra sull'Apocalisse, ma sulle sue ceneri. Gli Angeli e L'apocalisse è un libro sulla rinascita dalla distruzione. Non ci interessa sapere COME è avvenuta l'Apocalisse, ma le conseguenze di una tale catastrofe.

I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Belael e Jonathan. Gli angeli e l'apocalisse si presenta come un romanzo di formazioni, dove il protagonista maturerà esplorando un mondo distrutto, popolato da orribili e bizzarre creature. Vediamo i suoi dubbi sul suo ruolo e l'ansia che prova nella responsabilità che ha verso il suo gruppo e verso il suo fratellino Luc.
Insomma, Jonathan è solo un ragazzino insicuro immischiato in un destino più grande di lui.

La mitologia giudaico-cristiana ha influenzato parecchio la struttura dell'ambientazione ed ho apprezzato la conoscenza dell'autrice sulle varie "stirpi" angeliche. L'autrice è riuscita a mescolare mitologia ed elementi "romanzati",  creando un puzzle armonioso.
In un certo senso il libro si presenta come un fantasy particolare, con ambientazioni simili a fallout, solo che in questo pianeta non esistono le mezze stagioni, ma solo deserto o ghiaccio.


(La bellissima regina delle cavallette, uno dei primi mostri che incontreremo durante il nostro viaggio)

Parlando dei lati negativi, presenta alcuni clicès del fantasy classico: il prescelto, le prove che deve affrontare per affermare il suo ruolo ecc, ma sebbene siano presenti, non disturbano la lettura.

In conclusione, "Gli angeli e l'Apocalisse: Erenvir e l'Anno Zero" è un fantasy che mi ha piacevolmente colpito. Di solito le uniche storie fantastiche che riguardano la mitologia giudaico/cristiana riguarda urban fantasy o paranormal romance.  Gli Angeli e l'Apocalisse è stata una piacevole sorpresa, una dimostrazione che si può sperimentale anche con un genere già provato.









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