"L'eredità del principe" di Vittoria Agostinelli ovvero l'elogio alla bromance







Ciao a tutti, mici ed amici, oggi recensiremo il secondo libro di Vittoria Agostinelli: "L'eredità del principe", edito dall'editore 01111.

 Lux è il principe ereditario della famiglia Sapphirus, l’unica al mondo a possedere uno straordinario potere che si tramanda di genitore in figlio alla morte del primo; veicolo di tale potere è un bracciale con uno zaffiro incastonato. Genus, attuale re di Sapphirus e detentore del potere, firma un trattato di pace con il sovrano dell’adiacente regno di Ambrosia, ponendo fine a una guerra durata anni. Ma l’ombra del tradimento si staglia su Sapphirus. Caecam, fratello di Genus del quale non si avevano più notizie da vent’anni, anela da sempre al potere di famiglia e per ottenerlo è disposto a uccidere sia suo fratello, sia suo nipote. Genus viene assassinato ma il principe riesce a sfuggire al proprio destino grazie a Loyal, la sua guardia del corpo. Inizia così la fuga di Lux e Loyal attraverso il regno, con lo scopo di varcarne i confini e rifugiarsi oltre la Terra di Nessuno, un deserto pieno di insidie dal quale nessuno è mai tornato. Sembra che proprio lì si celi il segreto legato al potere dei Sapphirus. Dramma, avventura, magia e segreti da svelare. Una storia di crescita, in bilico tra fedeltà e tradimento


Allora, iniziamo col spiegare il motivo del sottotitolo: cos'è un bromance? Praticamente è un rapporto strettissimo, quasi fraterno, tra due amici e nulla ha che fare con incesti o roba varia, anche se il nome potrebbe suggerirlo.
In pratica l'intero libro si basa sul rapporto tra Lux e Loyal, che presenta diverse sfaccettature: quella dell'amicizia, dell'amore fraterno e della relazione tra maestro e allievo. Loyal è praticamente la figura di un fratello maggiore per Lux. Un uomo che ha visto il vero volto del mondo e che cerca di istruire Lux a sopravvivere ad esso, pur cercando di mantenere la natura pura del ragazzo.
Paragonando il libro "I figli della follia" con questo, possiamo dire che il numero minore di personaggi ha permesso all'autrice di approfondirli di più, ad esempio Lullaby l'ho trovata
più interessante di Vera, è un personaggio sia innocente che elegante, capace di tirar fuori gli artigli se vuole. Lux è la versione 2.0 di Damian, ovvero cosa sarebbe successo se Damian avesse avuto il power up.
Loyal, come il nome suggerisce, è l'incarnazione della fedeltà e prova un sentimento profondo verso il principe. Parlando del villain, è totalmente diverso da Lefèvre: il secondo era mosso dalla follia dovuta a un trauma, ma principalmente è in grado di amare, ma ha scelto di chiudere il suo cuore. Nel caso di Caecam, il discorso è diverso: sembra essere nato con tendenze psicopatiche e un ambiente familiare privo di affetto e negligente ha contribuito alla sua personalità megalomane. Come si dice, ognuno è causa del suo male. Se qualcuno avesse indirizzato Caecam verso un percorso accettabile, sarebbe diventato uno psicopatico funzionale. Ce ne sono a bizzeffe e manco ve ne accorgete, altro che replicanti!
L'intera storia pare essere molto simile al re leone, soprattutto quando leggevo le parti di Caecam, pareva quasi sentire il lontano canto "Sarò re" di Scar. Chissà come sarebbe stato il libro se l'antagonista avesse avuto anche degli scagnozzi come le tre iene. Inoltre, nota positiva, è il fatto che il personaggio prende in giro quel fandom che si innamora di pazzi e serial killer, giustificandoli, della serie "Ho avuto un passato brutto, sono stato emarginato, incompreso e... ho ucciso tuo padre perché sono stronzo muahahah". Insomma, si adora Caecam proprio perché deride la pietà da crocerossina di Lux (e del fandom killermantic). Certo, ha avuto un'infanzia difficile, ma non ha scrupoli e non riesce a concepire l'amore. Inoltre si fa odiare subito per malagestione (proprio come Scar) dedicandosi più ai piaceri che ai doveri. Invidia il suo fratello Mufasa, ehm volevo dire Genus, e aspira al potere della famiglia reale.
Elektel e Alain sono in un certo senso la spalla comica della storia: due amanti simpaticissimi e innamoratissimi, è impossibile non affezionarsi a loro.

L'ambientazione è un mix di nuovo e vecchio, ricorda molto Devil May Cry e Final Fantasy XV. Abbiamo tv, automobili, ma non internet o satelliti spaziali. Ci sono le pergamene e terre inesplorate.
Mi ha sorpreso in quanto non rientra in maniera definibile in qualche categoria, ma è un ibrido di diversi sottogruppi di fantasy: urban, magicpunk ecc.

In conclusione, "L'eredità del principe" è una piacevole sorpresa, non solo per l'ambientazione, ma anche per l'approfondimento dei personaggi. Lo consiglierei a chi vuole una narrazione scorrevole e vivace.








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