IL TALK SHOW DI EL MICIO: Intervista a Caecam e Lefèvre.







Benvenuta, gente, al primo episodio del "Talk Show" di El Micio, ovvero magnificamente me! (rido). Gli ospiti onorevoli di questa serata saranno i due antagonisti dei libri di Vittoria Agostinelli: "L'eredità del principe" e "I figli della follia". Diamo un caloroso applauso a  Lefèvre e Caecam!
(Due uomini dai capelli neri entrano nella scena, il primo ha un pallore cadaverico e lo sguardo malinconico, mentre il secondo saluta affabilmente il pubblico. Entrambi sono irresistibili, ma i loro occhi raccontano due vite diverse. Mi siedo sulla mia poltrona e faccio accomodare gli ospiti).



1) Allora, Caecam e Lefèvre, benvenuti al talk show di El Micio. Qui nessuno è discriminato, nemmeno gli antagonisti delle storie! Vi ho convocati qui per un tranquillo dibattito filosofico. Mi raccomando, non azzuffatevi o sarò costretto a spedirvi in un deserto e vi lascio a marcire. Ad ogni modo, come va? Che raccontate di bello al nostro pubblico?


      Lefèvre: È un piacere trovarsi di fronte a un pubblico così caloroso, anche se in realtà avrei ben altre cose di cui occuparmi. Quanti cuori pulsanti e gole deliziose… (si lecca le labbra)
Caecam: Ormai sono più che abituato a comparire sotto i riflettori e a rilasciare interviste. Non ti temo, mio caro micetto!




2) Cosa pensate del vostro ruolo da antagonisti?


      Lefèvre: Antagonista? Be’, immagino che sotto un certo punto di vista e per una determinata categoria di persone io lo sia, ma in vero mi ritengo un portatore di giustizia. Vendico chi ha subito le conseguenze di un destino che non ha scelto, me compreso. Se questo mi rende un cattivo, sia.
      Caecam: Tutti hanno paura dei cattivi, quindi preferisco di gran lunga suscitare paura che averne. Mi danno tutti addosso, chiamandomi traditore, ma la verità è che sono degli ipocriti. Chi non farebbe qualsiasi cosa, potendo, pur di avere per sé un potere incommensurabile? La differenza è che io ho il coraggio di compiere quel passo, mentre gli altri si nascondono dietro disgustosi sentimentalismi. Padre, fratello, nipote… sono solo parole. Ciò che conta sono io.
      Lefèvre: Caspita, costui è peggio di me…




3) In che rapporti siete coi vostri eroi?


      Lefèvre: È divertente giocare con loro, se proprio vuoi saperlo. Sono così fragili e stolti! Però ammetto di avere un particolare debole per il mio piccolo Demian. Un bocconcino delizioso e il suo sangue non ha paragoni.
Caecam: Ah, non parlarmi di ragazzini biondi, per favore (rivolto a Lefèvre). Quel moccioso di mio nipote sembra nato per scombinarmi i piani. Riesce sempre a cavarsela, mai visto tanto attaccamento alla vita. O tanta fortuna sfacciata.


4) Avete dei limiti o siete pronti a tutto? Sacrifichereste quel che amate di più per un obiettivo?


      Lefèvre: Nessun limite. Sono pronto a qualsiasi cosa per ottenere ciò che voglio. E lo otterrò. Caecam: Mi trovo perfettamente d’accordo con lui. I limiti sono per gli incapaci. Ho ammazzato mio fratello, vedete un po’ voi…
      Lefèvre: L’unica cosa alla quale tenevo, non esiste più da molto tempo ormai.
      Caecam: Ah. No, per me nulla di simile.




5) Avete mai avuto dei ripensamenti?


       Lefèvre: Non proprio (accavalla le gambe, pensoso). Certo, avrei preferito che le cose andassero diversamente, ma non ho mai esitato. Non c’è più traccia di amore o pietà in me.
Caecam: Mai, nemmeno da ragazzo.




6) Se poteste tornare indietro, cosa fareste?


      Lefèvre: Non avrei potuto fare nulla per cambiare il mio destino. Ci sono avvenimenti che risalgono a prima della mia nascita che non avrei potuto in alcun modo modificare.
Caecam: Sarei più accorto per non farmi scoprire mentre porto avanti i miei piani. E magari affogherei quel damerino di Genus nella fontana in giardino…
Lefévre: Se lo avessi fatto, “L’eredità del Principe” non ci sarebbe stato.
Caecam: O magari sarebbe stato semplicemente diverso. Chissà. Ma questa è un’altra storia, andiamo avanti.
El Micio: beh esistono i multiversi, io li gestisco... 
Caecam: ... cosa...?
Lèfèvre: Fidati, è meglio sorvolare è andare avanti.

7) Vi piacerebbe essere l'eroe della storia?


      Lefèvre: Io sono l’eroe della mia storia.
Caecam: Scherzi? Che noia! Essere buoni, pensare al bene del prossimo, comportarsi secondo le regole… no, non fa proprio per me. Io sono il cattivo e la cosa mi piace.




8) Una cosa che non fareste mai manco doveste morire?


      Lefèvre: Rivelare a qualcuno che non sia il mio braccio destro, quindi un uomo estremamente fidato, il luogo dove riposo durante il giorno.
Caecam: Andare a letto con una donna meno che splendida (fa uno sguardo malizioso). Scherzo, non accetterei mica di morire in alternativa. Credo non esista una cosa che non farei mai e poi mai. Tutto è lecito, tutto è sopportabile se serve a sopravvivere e a farsi strada verso l’alto.




9) Se vorreste uccidere un tipo che detestate, preferite farlo personalmente? Vi divertite? Giocate prima con la preda?  Dai sono un gatto, io lo faccio sempre ma in scala cosmica eheheh.


1    Lefèvre: Lo stai domandando a un vampiro, mon petit. Uccidere la vittima bevendo il suo sangue è la cosa più eccitante che esista al mondo, per me. Ma al di là della mia natura, non ho tendenze così sadiche. Sì, ho ucciso per motivi irrisori, per punire o semplicemente dissetarmi, ma se mi servite fedelmente e non fallite riguardo ai miei ordini come degli idioti, siete al sicuro. Più o meno (ride). Chiedilo al dominatore di elementi. Quando fa il bravo, so essere molto gentile (sogghigna).
      Caecam: Ebbene lo ammetto, mi piace. Provo un brivido piuttosto eccitante quando riesco a togliere la vita a chi mi intralcia o semplicemente mi serve morto. Adoro farlo giocando d’astuzia, ingannando, molto più che sparare una pallottola in fronte in maniera diretta (risata psicopatica).
(    Lefèvre lo guarda, probabilmente paragonando la sua risata psicopatica alla propria.)
El Micio: Ah, sprizzate malvagità da tutti i pori, Caecam leggermente di più, ma siete entrambi irresistibili. Dovreste fare un giro nel settore Horror, sapete, lo gestisco io... comunque, riprendiamo con le domande.

10) Caecam, qualcuno ti ha paragonato a Scar del re leone, cosa ne pensi a riguardo? Lefèvre, cosa pensi del tuo ritratto nella recensione de L'Antro del drago?

 
         Caecam:Sì, me lo hanno fatto recentemente notare. Che dire, è il mio personaggio preferito della Disney, quindi mi sento più che onorato.
      El Micio: non mi parlare di quel mondo! Mia sorella Fantasy ha tentato di ficcarmi dentro quel mondo di confetti e allegria come punizione. E non mi ha messo in "Taron e la Pentola magica", almeno lì ci sono i non morti, ma tra le principesse Disney! Io gestisco l'Horror, porca p....a, alla fine ho patteggiato per gli arresti domiciliari in un dark fantasy.   
     Caecam: Sei proprio uno sciocco. Ma hai la minima idea di quanta cattiveria si annidi negli antagonisti della Disney? Poi ti presto qualche DVD.
     Lefèvre: (Guarda stranito i due, ma riassume la sua forma impassibile) Semplicemente meraviglioso. Se non fosse che nella mia condizione di vampiro i capelli non mi crescono più della lunghezza che avevano quando ho subito la metamorfosi, li farei crescere.

1    Lefèvre: Abbiamo finito? È l’ora del mio spuntino, a meno che qualche gentile donzella del pubblico non voglia offrirsi come gradita merendina.
El Micio: mi spiace, ma il pubblico metanarrativo non è molto "tangibile".
Caecam: Perché tanta fretta, succhia sangue? La cosa si sta facendo interessante, è quasi come stendersi sul lettino dello psichiatra e cominciare a parlare.
Lefèvre: Ah, dobbiamo dedurne quindi che vai dallo psichiatra?
Caecam: … (silenzio significativo)
El Micio (ridacchia).
Lefèvre: Non c’è bisogno di fare quella faccia, penso sia stata una scelta saggia da parte tua.
Caecam: Non posso crederci, parli proprio tu? Sei solo un pazzo che…
Lefèvre: Non fare spoiler, di grazia. Saluti, El Micio. Torniamo alle nostre storie.
Caecam: Addio, micetto. E chi vuole sapere come andrà a finire per noi, si legga “I figli della follia” e “L’eredità del Principe” di Vittoria Agostinelli.

(Saluto gli ospiti che si smaterializzano dalla scena. Li ho rispediti nelle proprie storie e non si ricorderanno nulla della serata, tranne qualche sogno frammentato. Mi dispiace del loro congedo, parevano tipi davvero simpatici. Controllo l'agenda: il prossimo incontro riguarderà due gattine davvero particolari...).








Commenti

Post più popolari