Fiamma, rivolta, canzone.
Sono le parole più oneste a cui riesco a pensare.
2)Parlaci un po' di te e della tua passione per la musica e scrittura. Sbaglio, o hai anche un canale youtube?
La musica mi accompagna fin dalla primissima infanzia. Suono la
chitarra e studio canto da anni, ho un progetto folk, scrivo musiche per
gli spettacoli della compagnia teatrale di cui faccio parte. La musica è
un amore smisurato e molto istintivo. I miei pezzi li potete trovare
qui:
https://www.youtube.com/channel/UCvA-B3yRxFj3EyKVe1e016A/featured La
scrittura è arrivata presto nella mia vita, intorno ai nove anni, ma
ancora prima c'è stato l'amore per le storie. Tutt'ora raccontare una
storia resta per me uno dei più grandi atti d'amore che si possano fare.
Infatti sono anche master di gioco di ruolo. Alcune delle mie storie
poi prendono forma di racconti e romanzi.
3) Com'è nata l'idea del tuo romanzo "L'altra anima della città"? Perché hai scelto proprio il tema della Memoria?
Il
romanzo nasce da un incontro di diverse cose. Prima di tutto c'è stata
una storia inventata ai tempi delle medie con un'amica, una di quelle
meravigliose avventure che giocavamo insieme, interpretando tutti i
personaggi. Poi c'è la mia tendenza a immaginare altri mondi e altri
volti dietro i luoghi della mia quotidianità: è successo anche con
Firenze. Infine sono arrivati personaggi nuovi che avrei voluto
raccontare. Pian piano ha preso forma il romanzo così com'è.
Il tema
della memoria è sempre stato fondamentale, per me. Credo ciò dipenda
dalle storie che ho sempre ascoltato, dai libri letti, dallo studio
della letteratura e della storia. Ma deve essere una memoria fertile,
creativa, feconda, che fa nascere cose nuove. Serve a preparare il
terreno al futuro. Non è cristallizzata e immobile, e soprattutto, non è
mai sacra e intoccabile. La si può prendere, guardare, esplorare,
smontare, rompere, sporcare, decostruire, rinnovare.
4) Descrivici un po' Elia, Ginevra, Samuele e Damiano.
Elia è un ragazzo che si appresta a sostenere l'esame di maturità. Ha
l'impressione di essere in ritardo sulla vita, anche perché glielo
ripetono in molti, ma in realtà sta solo cercando la sua strada, con i
suoi tempi. E' una persona amichevole e capace di far convivere mondi
diversi attorno a sé e dentro di sé.
Ginevra è la migliore amica di
Elia e si fa un vanto della sua razionalità e logica, ma non è così
ottusa da non accogliere completamente il mondo sovrannaturale che le
viene incontro. E' quel tipo di amico fondamentale, capace di dirti la
verità quando ne hai bisogno.
Damiano era una persona di
successo ma mentiva a sé stesso. Però poi ha perso tutto, a partire dai
suoi grandi poteri magici, e si è ritrovato a dover convivere con un
immenso rimorso. Così vive per espiare, anche se nasconde tutto sotto
un'enorme quantità di colori, abiti teatrali ed esagerati, glitter,
piume, gioielli e allegro delirio. Esasperante, malizioso, imprevedibile
e, in fondo, molto generoso.
Samuele è un malcapitato che in
passato è stato vittima degli inganni di Damiano. Ora vorrebbe vendetta o
un risarcimento, ma tutto quel che ottiene è un divano-letto e un
lavoro da commesso in un negozio stravagante. Però il variegato mondo di
Damiano e il compito di proteggere Elia dai guai gli porteranno
soddisfazioni inaspettate.
5) Se tu potessi associare un dolce al loro carattere, quali pensi siano i più adatti e soprattutto perché?
Bella domanda! Vediamo...
Elia: Carrot cake. Carota e glassa, zucchero e verdure. La convivenza di mondi diversi, l'ibrido che migliora ogni sua parte.
Ginevra: Gelato. Affidabile, onesto, sicuro, sta bene dappertutto.
Damiano:
Sacher torte, guarnita di panna e frutti di bosco. Stratificata,
complessa. Ti può portare in paradiso ma se ne mangi troppa magari te ne
penti.
Samuele: Strudel. Un'apparenza semplice, ma se affondi i denti, dentro ci trovi di tutto.
6)
Gli autori si sa, mettono spesso una parte di loro nelle storia. Ci
sarebbero dei personaggi che si avvicinano un po' alla tua personalità?
Inoltre si potrebbe considerare il libro una lettera d'amore alla città
di Firenze?
Di sicuro ci sono frammenti di me e delle persone attorno a me in molti
personaggi. Per esempio, io ed Elia abbiamo in comune la tendenza a non
accontentarci di una sola realtà. Con Damiano condivido l'amore per il
travestimento e il teatro e un lungo conflitto per abbracciare
pienamente ogni aspetto di sé.
Sì, il romanzo è assolutamente anche una lettera d'amore a Firenze, alla sua storia e alle cose che mi ha insegnato.
7) Sbaglio, o Samuele e Damiano sono apparsi in altre storie?
Ho scritto anche altre storie su di loro, presto troverete qualcos'altro sempre sul mio blog.
8) Narraci della tua esperienza con Bestie d'Italia e del tuo racconto "Il santo di Nessuno". Com'è stato partecipare con NPS?
Il progetto "Bestie d'Italia" di NPS mi è piaciuto fin da quando mi è
stato presentato. La riscoperta del folklore e delle leggende è qualcosa
di prezioso. E poi c'è davvero bisogno, di risvegliare un po' di magia
in Italia. Il mio racconto parla di draghi del Sudtirolo e di un San
Giorgio contemporaneo e un po' eretico, forse.
9) Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho appena finito di revisionare un fantasy: presto proverò a mandarlo
in giro per il mondo, e vedremo. Sto lavorando a qualche racconto e ho
di recente ripreso in mano un progetto corposo di gaslight fantasy
mediterraneo a cui tengo molto.
Sotto all'intervista troverete le canzoni che Francesca ha dedicato e composto alla sua stessa opera.
Commenti