Fantasy e diversità: Identità di genere e fantastico con Andrea Romanato

 

 (AVVISO IMPORTANTE, SE NON AVETE GIOCATO A REMOTHERED TORMENTED FATHERS, SALTATE LA SETTIMA DOMANDA IN QUANTO RIVELA UN TEMA PRINCIPALE DELLA TRAMA)

Le luci del palco risplendono mentre le fatine volano sopra il pubblico, generando coriandoli di luce. Micio, con un fiocchetto attorno al collo, si siede sulla poltrona e dona un sorriso smagliante al pubblico. I personaggi in cerca d'autore applaudono, mentre un gruppo di conigli suonano la musica d'introduzione.

"Buonasera, splendide persone, oggi siamo riuniti per il secondo episodio del Talk Show di El Micio. Oggi come ospite, abbiamo Andrea Romanato che ci parlerà un po' sulla sua esperienza con l'identità di genere. Diamole un'applauso". Un coniglio fa risuonare un rullo di tamburo, accogliendo una figura femminile salire sul palco: una donna dai capelli lunghi e ondulati, castano scuro, occhi nocciola che brillano dall'emozione. Indossa un abito con un corpetto scoperto nero, mentre una gonna viola aperta lascia intravedere dei pantoloni neri e stivali anfibi dello stesso colore. Saluta il pubblico e si siede sulla poltrona.

Micio si sdraia sulla sua poltrona, mostrando un sorriso smagliante."Ciao Andrea, eccoci a questa seconda puntata. Parlaci un po' di te e del tuo rapporto col fantastico. Tra fantasy, horror e fantascienza quale preferisci?"

 

Fantasy e fantascienza. Il fantasy mi permette di entrare in mondi pieni di magia e mistero. La fantascienza mi permette di tornare alla realtà perché più legata alla realtà. Infatti una delle mie serie preferite è Star Trek che prende a piene mani da entrambi i generi (i vulcaniani sono elfi, i klingon sono orchi, ecc...) in una ambientazione futuristica.

 

"Com'è stato il tuo rapporto con la tua identità di genere?"

 

Bella domanda. Ho sempre avuto qualcosa che non andava fin da quando ero piccola, solo che non capivo cosa (e per qualche motivo nessuno mi diceva nulla). Forse è per questo che sono sempre stata male e piena di depressione, anche se cercavo di non darla a vedere a nessuno. Alla fine l'ho accettato e, non dico che la situazione sia rose e fiori, anzi, è una merda continua, ma di sicuro è meglio di prima.

 

"Se dovessi spiegare a una persona Cis cosa potrebbe significare avere la disforia (fisica, sociale ecc) che parole useresti?"

 

Che è il guardarsi allo specchio ogni giorno e vedere che le forme e i dettagli del “tuo” corpo (barba, seno assente, fianchi dritti, le spalle troppo larghe, il suono della voce, i lineamenti degli occhi, gli zigomi, ecc...) non sono in linea con ciò che sei. Giorno dopo giorno diventa sempre più pesante, ti isoli perché non sei tu, perché fingere sempre ad un certo punto ti schiaccia.

"Com'è stato il tuo rapporto con la comunità LGBT+? Hai trovato accettazione o anche scontri?"

 

Accettazione e scontri, questi ultimi dove non dovrebbero esserci. Molte volte sembra una gara a chi ha avuto la storia più tragica, e se hai avuto una storia decente, vieni considerata una falsa che vuole cavalcare l'onda. Non funziona così, ognuno ha avuto le proprie storie e tutte con i suoi pro e i suoi contro e nessuno si dovrebbe permettere di giudicare. Punto.

 

"Vorrei discutere con te di un caso che qua in Italia è quasi sconosciuto, ma che in America è stato abbastanza famoso. Ammetto di dover ancora leggere il racconto, ma nei siti americani ci sono diverse analisi a riguardo.  Prima vorrei fare una spiegazione per chi non la conoscesse: c'è un meme molto offensivo per la comunità transgender, che si chiama "I sexually identify as an attak elicopter". Una scrittrice transgender decise di scrivere una parodia su tale meme, ovvero di esasperare così tanto il meme da renderlo una satira parodistica su sé stesso, non molto diverso da chi esaspera il nazismo per prenderlo in giro. Isabel Fell, questo è il nome della scrittrice, creò un racconto fantascientifico basato sul transumanesimo, ovvero il mutamento dall'essere umano alla macchina, che fu pubblicato su una delle più importanti riviste fantascientifiche americane, Clarkeworld. Tale racconto divise in due la comunità transgender, in quanto metà lo apprezzò e metà lo odio, alcuni dei secondi si fermarono al titolo. Quest'ultimi, dato che l'autrice era una persona riservata e aveva scritto una biografia molto "sintetica", iniziarono a dedurre le più svariate teorie sulla sua identità: che fosse una terf o che fosse un uomo bianco etero ( immagino la reazione dell'autrice nel leggere queste persone chiamarla uomo). Fu l'editore ad annunciare che la Fell era una donna transgender che aveva scritto tale racconto per  satirizzare su tale meme e che lei  aveva deciso di togliere il racconto dalla rivista per la propria salute psicologica, essendo stata insultata pesantemente e minacciata da coloro che non avevano apprezzato il racconto. Il caso della Fell a mio parere è un interessante spunto di riflessione per quanto riguarda gli stereotipi e la possibilità di ribaltarli. Tu cosa ne pensi di questa situazione? Pensi che ironicamente chi abbia teorizzato sull'identità dell'autrice fosse stato accecato dal pregiudizio?"


Penso che la gente (tutta) debba imparare di nuovo ad avere Empatia o che, nel migliore dei casi, si debba fare i ca…i propri prima di fare teorie sul nulla che poi si rivelano puntualmente una grandissima figura di merda.

Un boato travolge la stanza. Micio rizza il pelo, mentre l'intero pubblico guarda irritato un piccolo gnomo seduto al centro della sala. La creatura sorride imbarazzata, chiedendo scusa. Micio si schiarisce la gola, facendo finta che tutto ciò non sia mai accaduto.

"Un caso che è saltato sui giornali è il finale del penultimo libro della Rowling, dove un serial killer si traveste da donna mentre uccide. Stereotipo non originale, basti pensare a Psycho o al manga Monster. Dato la mentalità dell’autrice, ciò ha causato parecchio rumore su internet e nella comunità transgender. Alcune persone transgender, però, hanno detto che, pur non apprezzando le idee della Rowling, offendersi per un uomo travestito da donna potrebbe in realtà confermare tale stereotipo sulle donne transgender in quanto l’indossare abiti del genere opposto potrebbe essere collegato a differenti cause.  Cosa ne pensi di questa affermazione?  Bisognerebbe analizzare come tale elemento viene introdotto e soprattutto e la mentalità  dell’autore?"

Da quello che so, il problema non è solo per come si veste il serial killer, ma proprio come si approccia la Rowling nel messaggio che vuole dare nel libro che è sbagliatissimo. Anche nel tono delle descrizioni che dà del killer traspare la sua natura transfobica. Quindi non è questione di travestimento, personaggi o trama, il problema è proprio il testo e chi lo ha scritto.

"Altra situazione sugli stereotipi della narrativa in cui mi sono imbattuto in cui però posso fare un discorso più approfondito, avendone assaporato la trama: il gioco Remothered è stato accusato da Gay.it di aver sfruttato uno stereotipo transfobico per creare un horror. Premetto che la storia è un po' complicato, cercherò di essere sintetico. Il personaggio in questione, a cui mi rivolgerò al plurale in quanto soffre di disturbo dissociativo d'identità, è nata come Jennifer, una bambina cisgender che subì abusi psicologici e fisici dal padre che desiderava ardentemente un ometto. E qui entra in scena il Phenoxyl, che nel gioco è un farmaco in grado di alterare la coscienza, dare poteri psionici, trasferimento della coscienza e far perdere la memoria, quindi un farmaco piuttosto fantascientifico ( per dire, come effetto “collaterale” presenta il controllo delle falene). Il padre di Jennifer Felton compirà un vero e proprio lavaggio del cervello sulla figlia, spingendola ad assumere l'identità di Richard. Ma inconsciamente Jennifer sapevano la loro vera natura, gli adulti non potevano cancellare parte del suo io, e a causa del trauma, questo povero essere umano ebbe la mente distrutta e dissociata in due identità. 

Con l'avvento della figlia adottiva, la sofferenza di questa persona crebbe perché vedevano sé stessi nella figlia. Una cosa che l'articolo di gay.it non ha sottolineato è che il personaggio in questione inizia ad uccidere perché sono stati manipolati da Gloria, una donna che odiava particolarmente la famiglia Felton. Quindi il personaggio non uccide perché in preda a uno stato mentale fragile dovuto alla sua crisi d’identità, ma a causa delle influenze esterne di una figura negativa. Se Felton avessero avuto un buon medico ad aiutarli a superare i traumi, non avrebbero fatto del male a una mosca. Quindi alla fine del gioco, Felton appaiono come una vittima di Gloria. Il messaggio potrebbe essere interpretato come "se obblighi una persona a esere del genere a cui sente di non appartenere, le causerai sofferenza" e credo che questo possa applicarsi a tutti. Abbiamo avuto esempi simili in altre trasposizioni, in versioni più leggere come Lady Oscar, o più pesanti come la serial killer de Quattro Mosche di Velluto, dove gli abusi del padre la spinsero ad odiare gli uomini. Cosa ne pensi di questa situazione? Credi che creare personaggi con situazioni simili  possano essere difficili da narrare e a rischio di male interpretazioni?".

A parte il farmaco che da poteri alla gente, di fantascientifico c'è anche altro: non si può inculcare a persona un genere che non sente suo, in nessun modo. Quella persona avrà sempre il tarlo che preme per dirgli “questo è sbagliato, non sei tu”. E questo vale per chiunque.

Quindi il lavaggio del cervello ha solo creato un problema psicologico non da poco alla bambina che da grande sarà fragile e verrà manipolata da Gloria.

Se la cosa è messa in scena bene e dà il messaggio giusto non vedo dove stia il problema. Le male interpretazioni stanno nella testa di chi pensa male.

 

"Secondo te come si potrebbe creare un personaggio transgender non stereotipato? E per quanto riguarda gli antagonisti, come pensi si potrebbe crearne uno senza erroneamente dar vita a una macchietta? Pensi che nel caso di personaggi lgbt per ogni antagonista di una categoria ci debba essere un altro personaggio dello stesso gruppo per controbilanciare? Ad esempio in She-Ra, c’è un unico personaggio che potremmo considerare gender fluid in quanto mutaforma, ma il suo allineamento è neutrale malvagio."

 

L'unico modo per creare un personaggio non stereotipato è crearlo come una persona normale nel contesto in cui viene scritta la storia. Esempio banale: nei miei libri Valentine è bisessuale come Tiffany, Evaline e lesbica come Hirina, Kaileena è etero come Francis e Jolene, Constantine e pansessuale. Eppure credo siano tutti personaggi normali, non sono esasperati nella loro sessualità.

Credo sia questo il messaggio più importante che voglio lasciare: non importa che genere sia o da chi sia attratto, chiunque può essere un eroe e può cambiare il mondo col suo esempio.

 


"Quali sono gli stereotipi che odi di più?"

 

Il tizio ricco e stronzo (psicopatico) che si innamora della maldestra e timida ragazzetta povera e vergine che poi si score improvvisamente una macchina a sesso ineluttabile. Il tutto senza una trama, letteralmente.

O gente che scrive di sociopatici che rapiscono gente e stuprano come se non ci fosse un domani la loro vittima che puntualmente si innamora del carnefice, facendo passare tutto questo per romantico. No, No e ancora No, *si muta per bestemmiare così forte da rischiare la scomunica istantanea*.

 

"Io e te ci conosciamo da qualche anno, ho recensito quattro dei tuoi libri, ma credo che non tutti i nostri ospiti li conoscano. Parlaci un po' del mondo che hai creato, in particolare del nostro protagonista, Erik, coinvolto in una situazione assurda."

 

Erik, nei miei libri è letteralmente la variabile incalcolabile di tutto il mondo. É fuori dagli schemi del Mondo delle Streghe e ragiona in modo trasversale. Se il Mondo delle Streghe ha delle regole non scritte Erik le aggira o le ignora, come per esempio con l'iniziazione che ogni congrega dovrebbe fare per creare un legame tra i membri. Ebbene non lo fa perché non rivela mai il suo “segreto” agli altri. Questo crea problemi di comunicabilità in tutto il gruppo, ma lo fa anche crescere molto più in fretta rispetto alle altre congreghe.

 

"Gli scrittori infondono parte di loro stessi nelle creature che plasmano. Sei d'accordo?"

 

Credo sia assolutamente vero, infatti in tutti i personaggi che creo c'è un po' di me. É assolutamente normale, e scrivendo spesso riusciamo a conoscere noi stessi meglio di quanto si potrebbe immaginare, anche se non ne siamo consapevoli.

 


 

"Parlaci del tuo nuovo libro"

 

Il 6° libro sarà incentrato sulla storia di Francis prima di perdere definitivamente la memoria quindi dove è nato, come ha vissuto e soprattutto cosa l'ha causata.

Solo che ho dei problemi col pc, con la pandemia e altre cose personali mi sono dovuta fermare, ma spero di riuscire a riprendere presto a scrivere.

 

Uno dei conigli suona la chitarra, la sua melodia dona energia al pubblico che applaude con energia. Lo gnomo di prima viene sollevato da un manichino con il corpo inferiore di serpente e posato tra le sue spalle.

"Ed eccoci arrivati alla fine di questa puntata. Spero sia stata di vostro gradimento e spero possa aprirsi un dibattito costruttivo. Se per caso foste interessati alle mie recensioni sui libri dell'autrice, qui troverete il link che vi porterà a tutti i miei articoli inerenti ai suoi libri.
Prima di lasciarvi definitivamente, vorrei parlare brevemente di Lentico. Volete colliri a buon prezzo? Necessitate di lenti a contatto? Il sito farà per voi!  Grazie a voi per aver partecipato a questo episodio, arrivederci alla prossima!".

 

 articoli di approfondimento sul caso di Isabel Fell:

: http://clarkesworldmagazine.com/fall_01_20/

https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2020/01/sexually-identify-attack-helicopter/605170/

https://www.theverge.com/2020/1/22/21076981/isabel-fall-clarkesworld-attack-helicopter-short-story-gender-art-controversy

https://www.youtube.com/watch?v=pW4RMa_V0KU

audiolibro: https://www.youtube.com/watch?v=yRRgVizI49I

articolo di gay.it:  https://www.gay.it/remothered-stereotipi-transfobici-videogiochi

 

 


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