Segnalazione "Anita" di Maria Franzè

 

 

 

Eccoci a una nuova segnalazione, miao! Esatto, come avete notato ultimamente mi sto concentrando sul publicizzare altri romanzi. Come ho riportato prima, purtroppo ho sospeso le recensioni in quanto devo recuperare i romanzi dell'anno scorso. Appena finirò riaprirò la rubrica. Ma ora parliamo un po' del libro del giorno, Anita!

  • Editore: Masciulli Edizioni
  • Data di Pubblicazione: 2021
  • EAN: 9791280428097
  • ISBN: 1280428090
  • Pagine: 238
  • Formato: brossura
 
 
                                                                                     TRAMA
 

Anita è una donna segnata dal dolore e dalla passione, abitata da immagini impetuose e seducenti, piena di vita.  La sua esistenza è una lunga sequenza di traversie, ma anche di felicità e di luce. Vive sempre agli estremi, oscillando dalla gioia allo smarrimento più profondo. Anita è una donna che non si rassegna mai e combatte per realizzare tutti i propri sogni. Vive con intensità i passaggi tragici quanto quelli più spensierati e questa grande forza la porta a raggiungere momenti di magia.

Le sue vicende attraversano fenomeni distanti nello spazio, nel tempo e nella storia politica – la seconda guerra mondiale e il nazifascismo, il conflitto israeliano-palestinese fino all’intifada del 1987, l’avvento della dittatura militare in Brasile e la sua caduta nel 1984, il Sessantotto e gli strascichi nei Centri sociali di una Milano contigua a quella “da bere”, dell’alta moda, del craxismo, degli yuppies e poi di Tangentopoli, l’orientalismo e le vie di fuga nell’esotismo dell’India e dello Yoga.


                                                                                   ESTRATTO


Anita visse quella giornata, il 15 marzo 1985, divisa tra gioia e dolore. Festeggiò con Gabriela l’avvento della democrazia, ma l’inquietudine vissuta durante la notte non l’abbandonò. 

Con determinazione provò a spazzare dalla sua mente i pensieri angusti e, anche se stanca e assonnata, decise di celebrare e godersi quella data storica: l’oppositore Tancredo Neves vinse le elezioni indirette al collegio elettorale, succedendo all’ultimo presidente militare, João Figueiredo.  Si unì alla festa in spiaggia organizzata dal gruppo di coetanei che frequentava e con cui era intenzionata a trascorrere l’intera notte. 

Indossò uno dei graziosi vestiti regalatole da Lucia, era il suo preferito, un vestito corto in leggero chiffon con stampa di pappagalli. I lunghi riccioli corvini scendevano liberi eindomiti sulle spalle e mise un fiore rosso dietro l’orecchio. Si guardò allo specchio e si sentì bella come non mai, desiderosa di essere ammirata. 

Raggiunse la spiaggia, erano già tutti lì ad aspettarla, studenti che avversavano il regime

dittatoriale e felici di festeggiare la sua caduta. Si abbandonarono alle danze e ad eccessi di alcol e droga. Forti risuonavano le note delle canzoni dei Duran Duran e degli Spandau Ballet. 

La risata argentina di Anita contagiò tutti e in particolare Mundinho, promettente ballerino del ballo latino-americano.  Il ragazzo, dal temperamento istrionico e seduttivo, era corteggiato da tutte le ragazze del gruppo, tranne che da Anita. Aveva una mimica vivace, imitava alla perfezione qualsiasi voce. Sorrideva spesso e aveva i lineamenti decisi e straordinariamente mobili. Era stato uno dei tanti fidanzati di Lucia e, di conseguenza, ricoperto da un’aurea sacra, per Anita. 

Lo considerava comunque troppo bello e brillante per lei. Lui si avvicinò cingendole la vita e la travolse in un ballo. Tutti gli altri si allontanarono, disponendosi in cerchio intorno a loro. I due ballavano sensuali e vivaci. I fianchi di Anita si muovevano provocanti. I loro passi erano sincronizzati come se avessero fatto lunghe prove. Lui le girava intorno con fantasia. Era un vero corteggiamento quello che stava mettendo in scena. Mundinho era trascinante e pieno di vitalità. Lei si liberò della sua insicurezza, sentendo gli amici acclamare:  «Brava Anita!» 

Seria e riservata, iniziava a sprigionare un’esuberanza dolce e sensuale. Era come se il ballo fosse la sua seconda natura. Terminata la danza, lui si buttò sulla sabbia, trascinandola con sé.  Nello stereo portatile qualcuno mise la cassetta dei Duran Duran e tutti iniziarono a ballare selvaggiamente.

 

BIOGRAFIA

Maria Franzè è nata in Calabria, a Vibo Valentia il 16 settembre 1969. Attualmente vive a Roma, dove si è laureata in Lettere presso L’Università “La Sapienza”. Lavora nel mondo della Scrittura dal 2000. Collabora con varie riviste online. Ha scritto e pubblicato libri di narrativa, racconti, poesie, fiabe, recensioni letterarie e articoli di attualità. Ha ottenuto premi al merito delle sue opere. Le sue ultime pubblicazioni sono Anita (Masciulli edizioni 2021) Qualcosa di noi (Masciulli edizioni 2019) e Le donne, i bambini e la guerra (GM Press editore 2018). La lettura e la Storia sono le sue passioni.

 

 Pubblicazioni 

 

2020 Sta cambiando la Storia (racconto) AA.VV. Antologia Scrivere il domani Masciulli editore.

2019 Qualcosa di noi Masciulli editore.

2018 Le donne, i bambini e la guerra GM Press editore. 

2015 Pallino e Pollina (fiabe), AA.VV. Antologia Se io fossi un animale Laura Capone editore.

2014 Ebrezza (poesia), AA.VV. Antologia Il mare tra le righe Morgan Miller editore.

2014 Speranza(poesia), AA.VV. Antologia Sfumature di attimi Sensoinverso edizioni. 

2014 Arso nel vuoto, Guardando altrove, Come l’universo, Quel sogno (poesie), AA.VV. Antologia 500 poeti dispersi libro v La lettera scarlatta edizioni. 

2011 Noi due, perduti e lontani (racconto) AA.VV. antologia Lettere dal fronte Keltia editrice.

2009 Il risveglio 

 

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