Prima tappa Blogtour: segnalazione "La dodicesima ora" di A. J. Flamel

 

                                                        "E se fossero state davvero le streghe?"

 Buonasera, mici ed amici, ritorniamo con un altro blogtour, questa volta in compagnia della Gainsworth Publishing per questo nuovo e attesissimo libro di A.J Flamel!

LA DODICESIMA ORA
TITOLO: La Dodicesima Ora
AUTORE: A.J. Flamel
PAGINE: 256
SERIE: Serie del Pretore Gaio Ticio Massimo
FORMATI DISPONIBILI: Brossura con ali e ebook
ISBN: 978-8899437329
GENERE: fantasy-thriller, giallo storico. Adatto anche ai lettori thriller.
TARGET: + 16
 

 

                                                                                     TRAMA

Roma, dicembre 112 d.C.
Mentre l’inverno è alle porte dell’Urbe, Flavia viene svegliata nel cuore della notte.
Il figlio della sua amica Tarquinia è stato rapito dalla camera in cui dormiva e il suo corpo sostituito
da un fantoccio di paglia.
Sono state le streghe a rapirlo, per compiere i loro orrendi riti che contemplano sacrifici umani?
Flavia non si perde d’animo e, con l’aiuto del centurione Decio e del servo Sosia, si mette a
indagare, tuffandosi nelle insidie e nei misteri della magia nera di Roma.
Quali segreti cela la strega Canidia? Cosa nasconde il sinistro mago Sorush? Quali intrighi sta
tessendo il senatore Trifero?
Una nuova avventura della serie di Gaio Ticio Massimo, che vi porterà nei bui meandri del quartiere
magico di Roma e tra i riti di magia nera nel bosco di Anna Perenna.

 

                                                               
                   


“Un romanzo che porta il lettore tra le vie della Roma imperiale, in maniera tanto precisa quanto
vivida"
Chiara Strazzulla
 

                                                                       ESTRATTO DI COPERTINA


“Un quarto di luna rossastra apparve con fatica dalle nubi.
Tibia scostò il mantello con un gesto rabbioso. Un viso pallido di donna lo stava fissando con occhi
crudeli, persi nell'infinito. La testa era incoronata da punte orizzontali che si allargavano a raggiera.
Sulle stesse spalle di pietra, altre due teste femminili guardavano in direzioni opposte.
Tibia si sentì gelare il sangue.
Era Ecate, la dea degli Inferi.”

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