Salve a voi, splendide persone, è con immenso piacere che ho potuto partecipare al secondo review tour de Il Segreto di Barbablù, pubblicato da Saga Edizioni.
Un triste tradimento. Un re morente. Un marito che non la lascia
andare. Con il cuore del Wittenhame che risuona ancora delle azioni di
Izolda e del suo nuovo marito, scioccato per il suo tradimento, il
futuro si prospetta davvero molto triste. Se a Izolda fosse stato
chiesto se volesse essere salvata dal suo sposo o volesse tornare a a
casa sua con la sua famiglia, avrebbe volentieri accettato di andare, ma
ora che è tornata nel mondo mortale, sta rapidamente scoprendo quella
casa, famiglia e anche le inclinazioni del proprio cuore non sono quello
che si aspettava. Peggio ancora, Izolda è diventata involontariamente
una pedina in una danza mortale tra due Wittenbrand, strappata dagli
artigli di uno di loro solo per essere ripresa dall'altro. Con il suo
amico senza corpo Grosbeak lungo il viaggio e il grande gioco di corone e
troni ancora in corso in tutte le nazioni, sarà il buon senso di Izolda
ancora sufficiente per salvarla dal disastro?
O cadrà preda delle terribili ambizioni dei suoi nemici?
In questo secondo capitolo, la storia si tinge di dinamismo ed intrighi di corte. Izolda ha tradito barbablù ed è stata salvata dai fratelli, ma ha scoperto che nel mondo umano sono passati una ventina di anni, le
cose sono cambiate e si ritrova in una situazione inquietante. Non ha
più una famiglia su cui contare: mezza famiglia è morta, l'altra
rimanente è traditrice.
Il tema del gioco è diventato nettamente più
importante rispetto al primo libro che funge da introduzione al mondo
oscuro del Wittenhame. Il gioco a scacchi del popolo fatato influenza i poveri mortali, causando guerre e carestie.
Ho apprezzato come Barbablù e Izolda non siano
finiti a copulare, ma l'intera storia si basa sul tema della fiducia e
lealtà, tematica anche presente nella fiaba originale. Si è analizzato
un aspetto profondo della loro relazione. Wilson è riuscita a creare una storia d'amore più complessa dei normali fantasy romance.
I personaggi sono ben
caratterizzati, parlando di Sword, lo considero il doppio malvagio di
Barbablù, la sua parte oscura. In una scena si comporta esattamente come la controparte fiabesca, diventando la figura di un marito malvagio e sanguinario, in contrasto con Arrow (Barbablù), che con l'avanzare della storia inizia a mostrare il suo lato migliore, arrivando a sacrificare una parte di sé stesso per salvare Izolda.
Grosbeak rimane la spalla comica, ma si
inizia a vedere la scintilla di una personalità più cupa, nascosta
dietro una buona dose di sarcasmo.
Lo stile è in gran parte scorrevole e sa catturare il lettore.
Ora
parliamo dei lati negativi: il monologo finale del cattivo... l'ho
trovato ridicolo, non solo nella motivazione ma anche nella struttura. Non sono riuscita a capire se l'autrice fosse seria o avesse creato una situazione parodistica.
È
vero che Izolda nel primo libro tenta di combattere, ma guidare in
prima linea a una battaglia lo trovo fuori dalle sue capacità in quanto
già nel primo libro non sapeva combattere.
Alcune parti appesantivano la narrazione, non so se siano stati gli errori di traduzione o il testo originale.
In conclusione, sebbene preferisca il primo, nel complesso "Dance With The Sword" mi è piaciuto, in quanto approfondisce alcuni lati della storia e la lore del mondo (tipo il Re Bramble e la Signora del Mare VowBreaker).
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