"Il silenzio degli innocenti" di Thomas Harris. Film e libro.
Benvenuti, miei attesi ospiti. Gradite un po' di caffè? Dei biscottini? Li ho proprio sfornati con le mie zampe. Oh, la ricetta? Beh... è un segreto.
Orsù, stiamo parlando di uno dei cult dei thriller, un must per chi si approccia al genere. Ma andiamo con calma. Cos'è il thriller? Semplicemente è un genere poliziesco che si è dissociato dal classico giallo deduttivo per essere condito con un po' di pepe chiamato Azione. To thrill significa rabbrividire. Il thriller quindi è un genere che tiene la tensione alle stelle, a differenza del giallo deduttivo, spesso il detective non indaga su un solo omicidio, dove per tutto il tempo l'assassino non agisce, ma anzi, deve fermarlo prima che compia diversi delitti. Quindi si dissocia dal giallo classico proprio per la sua frenesia nel fermare in tempo un evento che potrebbe verificarsi di nuovo.
Ora vi chiederete perché ho dedicato una piccola analisi per un genere, beh, perché è anche il succo de Il silenzio degli innocenti!
"Hannibal Lecter è una psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell'umorismo. Ha un unico difetto: è un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Quando Clarice Starling, brillante allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell'Fbi, si reca a visitarlo nel manicomio criminale dove è rinchiuso, il dottor Lecter, attratto dalla ragazza e spinto dal desiderio di entrare nella sua personalita, decide di aiutarla. Clarice vuole da lui elementi utili alla cattura di Buffalo Bill, il "mostro" che terrorizza l'America. Ma il prezzo della collaborazione di Lecter è uno scambio perverso: le consegnerà Buffalo Bill solo se Clarice accetterà di svelargli i suoi ricordi più tormentati."
Thomas Harris ha creato uno dei più affascinanti e terribili serial killer cinematografici: Hannibal Lecter.
Lecter ricopre la figura del vampiro, in un certo senso. Il seduttore pericoloso, che affascina, attrae, ma che morde... con una certa passione. Inizialmente, in Red Dragon (primo libro di Harris), Lecter doveva essere l'incarnazione del male puro, ma nei libri successivi divenne più simile ad un antieroe, un giustiziere disturbato.
Clarice è la sua antitesi. In un certo senso gli ricorda la sorella ( ma questo lo capiremo soltanto leggendo Hannibal), soprattutto per la sua innocenza e per la sua testardaggine. Clarice crede nella giustizia ed è disposta a tutto per fermare il serial killer che si fa chiamare Buffalo Bill.
La storia diventa quindi una partita a scacchi tra due menti opposte: Lecter fornirà vari indizi per trovare l'assassino, ma in cambio Clarice dovrà rivelare un po' di sé stessa al vampiro.
Il titolo è una citazione ad un evento della vita di Clarice (infatti il titolo originale era The silence of the Lambs, il cambiamento del titolo in italiano è un doppio gioco tra la simbologia dell'agnello ed il silenzio delle vittime) e la falena rappresenta la brutalità di Jame Gumb. Ammetto che nel libro l'evento è appena accennato, mentre nel film si ricalca molto di più la figura degli agnelli.
Jame Gumb, alias Buffalo Bill, è ispirato a due serial killer esistiti realmente: Ed Gein e Ted Bundy. Da Ed ha preso soprattutto l'identità sessuale disturbata ed il desiderio di cambiare sesso indossando abiti di pelle umana, da Ted la strategie dell'adescamento. Il vecchio trucco del braccio ingessato funziona sempre!
Le differenze tra film e libro sono poche. Più che altro ci sono micro differenze ed omissioni nei riguardi dell'incontro con la senatrice, il contatto finale tra Lecter e Clarice, alcuni eventi del passato di quest'ultima e del serial killer ecc. Penso che sia il migliore adattamento della trilogia, seguito poi da Red Dragon.
L'interpretazione di Hopkins è fenomenale: è proprio il vampiro rappresentato nel libro, l'affascinante, ma pericoloso seduttore.
Incredibile è anche Jodie Foster nel ruolo di Clarice Starling.
Non dimentichiamoci della scena clue del film, dove Jame Gumb danza nudo, tenendosi il pene tra le gambe, imitando un corpo femminile ed il volo di una falena. Scena tanto disturbante quanto meravigliosa.
Insomma, il silenzio degli innocenti è un cult per gli appassionati del thriller, ma lo consiglieri anche per chi ha iniziato il genere.
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