Mister Suicidio di Nicole Cushing
"Un adolescente, disadattato e problematico, vive rapporti conflittuali con la madre psicotica, il padre inetto, un fratello demente e i coetanei, che al tempo stesso lo deridono e lo temono; e, naturalmente, con Mister Suicidio, la ‘voce’ ambigua e provocatrice che gli parla nella testa e che fa di tutto per convincerlo a togliersi la vita. Come trattenere i propri impulsi, omicidi e autodistruttivi? Una rivista di pornografia estrema e un locale per spettacoli perversi lo inizieranno al Triplice Sentiero, un cammino iniziatico che dovrà concludersi con l’autoannullamento, la non-esistenza, fagocitato dall’inconoscibile Grande Bocca Oscura.
Un romanzo duro e conturbante che si è aggiudicato il Premio Stoker 2015 come Migliore Opera Prima (Titolo originale: Mr. Suicide). Traduzione di Nicola Lombardi, Illustrazione di copertina di Giampaolo Frizzi."
Mister Suicidio, un libro il cui tema sprizza allegria ed ottimismo da tutti i pori. Che dire, rispetto ai racconti di Primordium e Mr. Torso, Mister Suicidio si eleva per qualità e situazioni inquietanti. Esatto, saremo spettatori della discesa nella follia di un giovane problematico fino a che nell'ultima parte ci chiederemo se anche noi fossimo stati sotto effetto di stupefacenti.
Già, un elemento forte del libro è proprio come la visione dell'ambiente cambia con la percezione del protagonista. Ad un certo punto arriverà a vedere la realtà come un mondo di giocattoli.
L'autrice ha saputo descrivere alla perfezione la situazione familiare disagiata in cui vive il nostro protagonista, oltretutto senza un nome. Quasi ad indicare che chiunque potrebbe trovarsi nella sua situazione. L'utilizzo della seconda persona singolare come stile narrativo a parer mio non è un caso, è come se la voce narrante descrivesse al protagonista stesso gli eventi.
Il nostro ragazzo ha una madre che è un incrocio tra quella di Carrie White e la madre di Eddie del libro di IT: una donna ossessionata dalla religione e dal controllo, tanto che i figli maggiori sono letteralmente scappati da lei. Gli unici figli rimasti, il protagonista ed il suo fratello pazzo, sono le vittime perfette per affermare il suo dominio, fatto di violenza emotiva e psicologica ed insicurezze personali. Il padre, invece di salvare i figli, scappa dal problema, rifugiandosi nel lavoro o in relazioni extraconiugali.
Insomma, se il nostro protagonista diventerà un mostro, vedremo che a sua volta è figlio di mostri ben peggiori di lui, in quanto si nascondono attraverso una vita apparentemente "normale". La cosa che più ti fa incavolare è che la situazione poteva essere evitata. Per questo a parer mio bisognerebbe fare un patentino per genitori, per evitare che idioti del genere creino piccoli sociopatici.
(Che adorabili questi piccoli angeli sociopatici)
L'atmosfera che respiriamo fin dalle prime pagine è malsana, soffocante, come la vita domestica del protagonista. A tormentarlo è Mister Suicidio, il messaggero della morte, che lo istiga a porre fine alle sue sofferenze.
Dopo che il fratello lo introdurrà alla rivista di Perfect Monsters, Mister Suicidio diventerà un ricordo, mentre un'entità più spaventosa, lo condurrà al suo diabolico culto: La bocca nera, il nulla.
Paragonando le due entità, mentre Mr. Suicidio è la morte della materia, La Bocca Nera è l'oblio, la cancellazione completa dell'esistenza dalla realtà. Un morto può essere ricordato, ma ritornando al non essere, la persona cessa di avere un'esistenza anche nella memoria. Ed è quello che attrae il nostro disturbato protagonista: la cessazione dell'essere, il desiderio nichilista.
A parer mio questo aspetto fa sfociare il libro nel paranormale: entrambe le entità vengono percepite da più persone e presentano dei seguaci, quindi sono effettivamente esseri esistenti.
Il nostro protagonista inizia pian piano la discesa negli inferi, diventando attratto da tutto ciò che è decadente. La bruttezza diventa la bellezza, la deformità perfezione. Vi è come un capovolgimento di tutto ciò che viene apprezzato dalla massa. Sarebbe una cosa bella andare oltre l'essenza, se non fosse che questo piacere quasi sessuale sia accompagnato da desideri omicidi.
Lui dovrà superare tre sentieri per raggiungere finalmente la non esistenza.
Per fare ciò, l'individuo dovrà apprezzare la bruttezza, andare oltre le passioni, percepire la realtà in modo diverso, per poi farsi divorare dalla Bocca Nera.
Non so voi, mi sembra la versione oscura di un percorso di illuminazione Buddista. Nel buddismo solo annullando il desiderio e togliendo il velo di Maya, l'illusione della realtà, si potrà raggiungere l'illuminazione. Lo so,è un discorso complesso e vi ho fatto solo un riassunto semplificato, però ho osservato che effettivamente ha dei punti in comune questo percorso, in quanto per arrivare al Nulla il nostro protagonista deve controllare ed andare al di là delle passioni e della realtà stessa.
Il finale sembra quasi una presa di consapevolezza del nostro protagonista dell'importanza della vita e della creazione, quasi un ribaltamento di tutto il messaggio che il libro voleva trasmettere.
In conclusione, Mister Suicidio è un ottimo horror psicologico, un trip allucinante che vi condurrà ai confini della pazzia.
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