"Nora" di Giacomo Ferraiuolo. Quando i mostri sono dentro casa
Ciao mici ed amici, ci addentreremo dentro gli orrori della violenza domestica e carnale. Dei demoni del quotidiano, tanto orribili, quanto inaspettati. Nora è la storia di una donna dilaniata dai sensi di colpa, dai ricordi del passato. Nora è la storia della pazza del paese, della custode che s'erge sulle spalle un terribile fardello.
Ma andiamo con ordine.
"Un omicidio irrisolto, una donna rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Nora, prigioniera della sua stessa mente cerca di essere libera da un passato macchiato di sangue che non riesce a dimenticare. Troverà nell'infermiere Christian un amico fedele a cui confidare l'orrore celato nel profondo. Un orrore che striscia ancora tra le ombre della casa di Nora. Un orrore che cerca di uscire da quelle mura. Nessuno è più al sicuro. Lei li aveva avvisati. Sarà compito di Christian scoprire cosa c'è di vero nelle farneticazioni della donna e cosa è invece frutto della follia. Cos'è successo veramente a Nora in quella casa? È possibile conoscere fino in fondo chi ci sta attorno? Una storia di pazzia e dolore, di morte e paura, e che porterà a una verità ancora più cupa e terribile."
Come detto nella trama, Nora viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico, sospettata di aver ucciso la sua stessa figlia. A complicare le cose sono due infermieri bastardi che la violentano, approfittandosene della sua condizione di infermità mentale. Fatto sta che la storia prende una svolta inaspettata: Christian, uno degli stupratori, dopo aver iniziato ad ascoltare il passato di Nora, comincia a considerare la donna come un essere umano e non un oggetto. Ascoltando la sua testimonianza, Christian cerca di redimere sé stesso. Il suo comportamento non è giustificabile, in quanto lui poteva scegliere di non violentare Nora, ma a differenza del suo collega, intraprende un percorso verso il pentimento e la redenzione. Christian, grazie a Nora, riesce a capire quanto lui sia miserevole in modo tale da cambiare la sua anima. Sia chiaro, il libro non giustifica lo stupro, anzi, mostra quanto le persone che se ne approfittano dei più deboli siano merde assolute, però mette in paragone il comportamento di Christian e del suo collega: mentre uno comprende il male che ha fatto e cerca di redimersi aiutando la vittima, proteggendola anche da possibili altre aggressioni, l'altro continua la sua attività criminale come se niente fosse. Christian ironicamente diventa quindi il testimone dell'umanità di Nora.
Ora passiamo a Nora: una protagonista sia vittima che carnefice. Carnefice perché è colpevole di aver tradito il marito senza parlargli apertamente dei problemi di coppia. Io sono un gatto cosmico, noi non abbiamo questi problemi, ma credo che l'equilibrio di coppia sia come un'alleanza politica: a prescindere dal tipo di relazione, se monogama o poligama, vi sono dei patti condivisi dai membri della o delle coppie. Se uno trasgredisce questi patti scatta il tradimento e possibili conseguenze disastrose. Potrebbe essere la fedeltà romantica/sessuale per le coppie monogame così come il comportamento scorretto in una coppia poliamorosa. Ora, basta parlare di antropologia culturale e psicologia dicoppia.
Nora è colpevole di tradimento romantico/sessuale e di non vere abbastanza ovaie da parlare dei suoi problemi col marito. Non ha nemmeno il coraggio di lasciarlo. Però è anche vittima, perché suo marito, un ex poliziotto, è un bastardo violento che invece di separarsi dalla moglie, si assicura di renderle la vita più infelice possibile.
Nora per tutta la sua esistenza è stata schiava, sia delle sue passioni che degli uomini con cui entrava in contatto. Nessuno di essi la considerava una persona, ma sono un oggetto su cui sfogare le proprie pulsioni.
Dopo la morte del marito, avvenuta per un fatto molto particolare (non faccio spoiler), Nora inizia ad avere comportamenti paranoici. La gente pensa sia pazza, ma noi, attraverso gli occhi della donna, capiremo che per la maggior parte del tempo è stata lucida davanti agli orrori che per anni l'hanno perseguitata. Nora diventa quasi la custode della casa e dei suoi enigmi, il cui compito è quello di salvare le persone dalle atrocità che essa racchiude. Il che mi ha riportato in mente il cartone Monster House, dove l'anziano, considerato il matto del quartiere, in realtà stava salvando i vicini dalla sua stessa dimora posseduta da uno spirito.
Aggiungerei che la rappresentazione del paranormale come metafora dei demoni dell'inconscio mi ha ricordato il film Entity, dove una donna con una situazione familiare disastrata viene perseguitata da un'entità maligna.
La struttura del romanzo è corale: abbiamo il punto di vista di Christian, di Nora e delle sue vicine. Il tutto è accompagnato da articoli di giornale per rendere più verosimile la situazione.
In conclusione, Nora è un ottimo romanzo horror/psicologico e paranormale. Una discesa nell'inferno personale ed una salita verso la redenzione.
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