RECENSIONE "LA LUPA, LE STELLE E IL DIAVOLO" DI ANTONELLA PISCONTI E GABRIELLA MARIANI

 


Buonasera, mici ed amici, oggi recensirò un libro Delos Digital a tematica fantastica, ispirato alla mitologia finlandese "La Lupa, Le Stelle e il Diavolo".

LA LUPA è Claudia, una bimba di sei anni, figlia di Alma, strega Kalè finlandese. Fin dalla nascita sa trasformarsi in lupa artica.

LE STELLE vogliono che conosca una magia più grande della metamorfosi. È quello che sostiene Vil, il lupo Stellare che guida Claudia attraverso i sogni e gli incubi quotidiani, e insegna a Claudia a parlare con gli Astri, a sentire le loro risate.

IL DIAVOLO è Hiisi, oscura divinità delle foreste, nel quale i Finnici riconoscono il Demonio. Durante un rito di mezz’estate Claudia gli viene affidata dagli Astri e il demone non sa opporsi al loro volere.

La bimba cresce, tra incanti e giochi, danzando nel vento e scherzando insieme ai troll. Cresce anche l’amicizia tra lei e Hiisi, nel quale vede una creatura buffa e gentile, del quale conosce anche il volto nascosto dietro le sembianze mostruose.

Anche Hiisi si lascia incantare da tali speranze ma è consapevole che, nella sua natura demoniaca, rischia di condure Claudia per un cammino di atrocità interminabili.

"La lupa, le stelle e il diavolo" è un'interessante fiaba oscura, dove la mitologia finlandese è protagonista. Hiisi viene rappresentato con il ruolo demonizzato di Diavolo, frutto della cristianizzazione, e quella di un sovrano dei boschi, più vicino alla sua natura originaria.

 

Infatti durante il romanzo quest'ultimo prova quasi disgusto per il suo nuovo ruolo e per i sabba a lui dedicati. Una parte del dio vorrebbe ritornare a essere il sovrano dei boschi di un tempo, quando in quelle tempe si narravano gli eventi del Kalevala.

 

Claudia è ciò che ricorderà a Hiisi che vi è un’altra strada oltre quella che la società umana ha previsto per lui. Può scegliere di non essere il Diavolo che tutti s’aspettano, ma un protettore, un amico, Claudia insegnerà al Signore dei boschi cosa significa ritrovare sé stessi.


La narrazione è molto delicata e la caratterizzazione dei personaggi principali è interessante, avviso che vi è una scena nel sogno bizzarra, in quanto si mostra una situazione futura della protagonista ormai adulta, anche se nel tempo presente è solo una bambina. Sebbene il linguaggio sia quasi fiabesco, a riflettere l’ingenuità di Claudia, un lettore esterno intenderà diverse tematiche adulte che ovviamente una bambina non potrà notare (come il fatto che la madre di Claudia sia anche una prostituta o cosa realmente avviene nei sabba).

 

Claudia è una bambina piena di sogni e speranze, ben felice di essere da adulta la compagna di Hiisi. Queste situazioni erano molto comuni all’epoca, anche in Italia, dove una famiglia ricca cresceva una persona affinché da adulta diventasse sua sposa. Tale tematica è anche ripresa nella commedia di Molière  “La scuola delle mogli” ma anche nelle fiabe come “Il Lupo Mannaro” di Luigi Capuana.


Hiisi però ricorda a Claudia che nel tempo le situazioni potrebbero cambiare e anche se lei si fosse innamorata di un umano, avrebbe benedetto la sua felicità. Infatti Hiisi in realtà all’inizio non era così interessato a crescere Claudia come sua moglie, in  quanto l’ha scelta solo per ripicca nei confronti delle streghe del sabba.

Lui diventa quindi un padre e un fratello per lei, ripetendole che quando sarà adulta sarà lei a scegliere il suo destino.


Il finale è dolceamaro ed è questo che rende la storia inaspettata, concludendo la mutazione caratteriale di Hiisi. Da Diavolo temuto del folklore è diventata una creatura capace di amare,

Spero che le autrici possano scrivere altre storie a riguardo in quanto la mitologia finlandese è ricca di spunti interessanti.

Commenti

Post più popolari