La millesima luna di Lorenzo Sartori e Il giardino dell'alchimista di Diego Tonini






Benvenuti a questo nuovo episodio. Oggi recensirò due libri di due autori che già conoscerete: Diego Tonin e Lorenzo Sartori.
Due opere che concludono le rispettive saghe. Potete trovare anche i libri che le racchiudono o prenderli separati in formto e-book.

Iniziamo con La millesima luna.

"Terzo e conclusivo racconto della saga raccolta nel romanzo L’ombra del primo re. Mentre nella capitale del regno di Tidor fervono i preparativi per la festa di compleanno di Meli e le delegazioni delle quattro contee giungono a corte, un’oscura presenza prende il controllo della foresta di Liwiz seminando morte e distruzione. La millesima luna è arrivata."

Questo libro è un crossover delle due precedenti storie. Ritroveremo vecchi personaggi uniti contro un male antico. Approfondiremo la natura degli spiriti e l'origine vera del mondo.
Non mancano situazioni comiche, come quelle del guerriero mutaforma che possiede psichicamente le persone, costretto ad assumere forme canine di notte per mantenere il suo trattamento di eterna giovinezza. Trovarsi nelle menti degli altri non è sempre uno spasso, basta veder quella del capitano delle guardie...
Abbiamo una foresta malefica, controllata da una poison ivy malvagia di quarantamila anni, tenuta a bada dalla sorella gemella buona... almeno, fino a quel momento.
Un racconto avvicente, climax della saga. Avrei preferito un maggiore approfondimento su vari personaggi, tra cui la principessina ed il figlio del conte. Nel finale non si sa che fine facciano ed è un vero peccato.
Poi il figlio del conte... come diavolo fa ad evitare la sua stessa scorta personale ed andare da SOLO nel porto della città? Ci credo che venga derubato. Prova ad andare elegante, a piedi e da solo, a Porta Palazzo, vediamo se ritorni con tutti i tui averi.
Nonostante ciò, ve lo consiglio.
                                                       ( la trilogia completa )

Ora passiamo alle (dis) avventure di Lorin!

                                                Il giardino dell'Alchimista

" Chi è Halemann Steiner, Alchimista? E quali segreti si nascondono nel suo giardino?
Lorin e Lenilas, di nuovo assieme, intraprendono un viaggio alla ricerca di loro stessi che li porterà a sondare i segreti delle loro anime e getterà nuova luce sul passato del nano cornuto.
L'Ultimo capitolo della saga Loriniana, un'avventura nei meandri della città di Okkervill, tra vicoli maleodoranti, gallerie infestate e giardini nascosti, in cui elfo e nano avranno a che fare con potenti forze del mondo sovrannaturale e dovranno fronteggiare il prepotente ritorno di chi a lungo è stato ritenuto morto..."

                                                         (copertina grottesca come sempre!).
Lorin e Lenilas si sono cacciati in un tremendo pasticcio: il primo, per disintossicare il secondo dall'alcool, decide di portarlo da un alchimista. In questo mondo, gli alchimisti sono dei guru new age, visti con scetticismo dalla magia ufficiale. Costretti a rimanere insieme in questo difficile percorso "spirituale", qualcosa scombussolerà le loro giornate. Qualcosa che viene dal passato, a galoppo di nutrie, con un carattere piuttosto pessimo.
Incredibile ragazzi, scopriremo il lato piu tenero di Arios, un evento così incredibile che perfino la neve ad Agosto è piu comune.
Ho trovato spassosa l'evolversi della relazione tra Lenilas e Lorin ed il loro rapporto con le rispettive famiglie.
Lenilas che fa cerchi per terra per la vergogna è troppo divertente!
Unico lato negativo: il colpo di fulmine. Per carità, s'incastra con gli eventi, ma l'ho trovato forzato.
Chissà se l'autore ha in mente un secondo ciclo. Mai dire mai!

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