"L'ombra della farfalla" ovvero "L'ombra del gatto" di Leonardo Seren Rosso



Meow, ciao a tutti, oggi parleremo del secondo libro di Leonardo Seren Rosso. Per chi volesse  vedere la prima recensione, vi metto il link: https://elmicioracconta.blogspot.it/2017/09/clessidre-senza-sabbia-di-leonardo.html?q=Leonardo
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"Il risveglio da un sonno troppo lungo è il traumatico incontro con una realtà che non riconosce. Francesco ha quindici anni in più rispetto al ribelle ragazzo che amava la vita e vittima di un incidente stradale. E' vivo ma dentro di lui c'è un buio troppo fitto perché anche solo uno spiraglio di luce lo possa salvare. O forse una  flebile e inaspettata fiammella potrà farsi spazio nell'oscurità? Sì, esiste un posto: una piccola casa sperduta in un bosco in collina. Tra le sue mura il tempo si è fermato.
Per l'ispettore Gatto qualcosa non quadra: la sua esperienza gli suggerisce che è stato fin troppo facile arrestare gli ultimi colpevoli di omicidio. Sono stati presi i veri responsabili oppure c'è una mente più acuta che si sta prendendo gioco di loro dietro la lunga scia di sangue?"

Oggi parleremo di un thriller psicologico, ispirato particolarmente alle figure di Hannibal Lecter e Clarice, ma tranquilli, non stiamo parlando di cannibalismo o agnelli che gridano e la "Clarice" di turno è un personaggio più inguainato della studentessa dell' FBI.
Il titolo, " l'ombra della farfalla" fa riflettere sul tempo. Esatto, le farfalle, come ben sapete, sono animali dalla vita breve. Ed in un certo senso breve è stata la giovinezza di Francesco, finito in coma per quindici anni. Appena risvegliato, si ritrova in un'altra epoca, in un mondo nuovo, affascinate e terrificante al tempo stesso. Il tempo è stato breve anche per la moglie e la figlia del commissario Gatto, uccise da due rapinatori.
Vi è uno scontro tra gli anni '90, periodo della giovinezza di Francesco; il famigerato 11 settembre del 2001, anno terrificante per gli USA, ma anche per Gatto, che in quel giorno perse ciò che aveva di più caro; ed il 2010, periodo a noi vicino. Interessante è il vedere questi ultimi anni attraverso gli occhi di Francesco, il mutamento della società e dei contatti umani, delle persone che dipendono dai telefonini invece che parlarsi. Il tempo è il tema principale del libro.
Voi vi chiederete perché ho messo "l'ombra del gatto....", beh, ci sono molti gatti in questo libro e sono straordinariamente furbi per natura. Ma credo che solo chi abbia letto il libro abbia capito la sfumatura vera del significato.



I personaggi sono ben descritti: ognuno ha la sua psicologia delineata ed ho apprezzato l'introduzione di diversi punti di vista, anche quello del serial killer. Già, un uomo molto particolare, un giustiziere più che maniaco omicida. Ogni sua azione ha una logica e le vittime non sono causali e non del tutto innocenti. Poi abbiamo Francesco, forse l'unico personaggio veramente normale, a parte il gatto di Gatto, della storia. Francesco è un uomo rinato in un mondo totalmente estraneo, in un certo senso è come un neonato che deve riapprendere. La sua fidanzata sta col suo migliore amico, la sua famiglia si è disgregata, ma al tempo stesso conoscerà nuovi amori ed amicizie.

Altro punto in comune è la casetta segreta. Luogo di ricordi felici per Francesco e rifugio sicuro per il killer trasformista. La casetta è l'unico luogo dove entrambi possono essere sé stessi.

Unico lato negativo: l'utilizzo di alcuni stereotipi del giallo scontati. A parer mio si poteva trovare un'altra soluzione. Non aggiungo altro, ci ha letto il libro sa a cosa mi riferisco.

Detto questo, arrivederci alla prossima recensione!




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