Recensione Ambrose di Fabio Carta






"In un futuro neanche troppo lontano l’umanità continua a lottare con se stessa, e la Terra è ormai un cumulo di macerie. Chi può se ne sta alla larga, mentre chi ci è costretto si ritrova in prima linea a combattere e a sopravvivere. È questo il destino di tutta la specie? Esistono alternative allo stare all’interno di un’esotuta?"

 Bentornati, mici ed amici, a questa nuova recensione. Mi sono imbattuto in un distopico molto particolare, direi non per tutti. Scritto da Fabio Carta, "Ambrose" si presenta come una satira fantascientifica della nostra situazione attuale: la Terra è dilaniata dalla guerra tra Occidente (Patto Atlantico) ed Oriente (Califfato), un mondo dove il nuovo Dio è la tecnologia, l'altro ancorato alle tradizioni islamiche.
Nessuno sa l'origine di tale scontro bellico, ma il tema è abbastanza attuale, se notiamo come la tecnologia stia diventando sempre piu' presente nella nostra società (fin troppo, dato che esiste la Chiesa di Google... non sto scherzando), e come vi siano intolleranze religiose. Entrambe le fazioni, nel romanzo, sono fanatiche e credono di avere ragione, compiendo le piu' assurde atrocità. Come ci insegna la storia, non ci sono fazioni buone o cattive, ma solo vittime massacrate.
Inoltre, c'è un "terzo popolo": gli spazionidi, ovvero i coloni. Grazie a Dirac ( una speci di Network che unisce le menti di tutti loro, controllandoli e indirizzandoli ad un comportamento pacifico) si è creata una nuova frontiera per gli esseri umani. In un certo senso mi ha ricordato il progetto di "perfezionamento dell'uomo" della Seele, il vero antagonista nella serie di Evangelion.
E con Evangelion ha molto in comune Ambrose.
In primis, è un viaggio nella psiche dei personaggi, vera tematica principale del libro. Inoltre, presenta mecha senzienti, ambientazioni distopiche ed il rapporto tra l'uomo ed entità sovrannaturali.
Per fortuna, CA non è un piagnucolone come Shinji (altrimenti mi immaginavo Ambrose dire "CA, sali su quella cazzo di Esotuta". Chi ha visto la parodia di Evangelion capirà), ma riveste come lui la figura dell'anti eroe.
Inoltre è inquietante come il virtuale poco a poco, sostituisca le emozioni della vita reale, regalando esperienze illusorie e prive di consistenza. La gente ha smesso di provare piacere nel sesso e nelle interazioni fisiche, privandosi del vero gusto della vita.





 CA,  Controllore Ausiliario 209, è un personaggio molto controverso: è un pilota in un'esotuta, ovvero in una specie di carro armato bipede. Durante azione però, diventa un burattino di carne, telecomandato dallo spazio.In caso di sconfitta, è a lui che danno la colpa, ma a CA va bene, finché viene pagato. Non ha molte alternative, dato che è affetto da un male incurabile.
 Iniziamo col dire che per la maggior parte del tempo, verrà privato del suo nome, come se fosse stato spogliato della sua identità: è un numero, un burattino, sacrificabile per i coloni spaziali.  I suoi sogni di fare parte di Dirac vengono infranti, quando l'impianto che avrebbe potuto connetterlo al network chi provocherà un cancro incurabile. Non riesce nemmeno a salutare di persona la madre, temendo di deluderla.
Attraverso i dialoghi con Ambrose e Combo (Combinatron 8000, un'I.A che lo assiste, fa da computer di bordo e all’occorrenza anche da amico) scopriremo le sue ansie e paure, il suo desiderio di lasciare un segno nella storia.
Solo verso la fine ribadirà la sua identità, rivelando il suo nome e ribellandosi a coloro che controllavano il suo corpo.

Parlando di Ambrose, coprotagonista della storia, fin da  subito ci chiediamo se sia reale oppure no. Inizialmente lo stesso CA pensa che sia un'allucinazione, ma procedendo con la lettura  rivelerà tratti sovrannaturali ed indipendenti. Si presenta come una rosa gigante, dotata di un cinico senso dell'umorismo ed una favella sarcastica. Ambrose irrompe di prepotenza nella vita di CA, un assurdo salvatore ed un bizzarro amico. A volte si diverte a sfottere il protagonista, altre volte l'umanità, così piccola in confronto all'ignoto del cosmo.

Il libro non è per tutti, nel senso che presenta un linguaggio aulico che potrebbe non essere del tutto apprezzato dalla fascia media di lettori; nonostante ciò, Ambrose merita di essere letto, soprattutto per chi ha amato Evangelion, Lain Experiment ed Ergo Proxy.

Link acquisto:  https://amzn.to/2DFobjH

                            AUTORE

Fabio Carta, classe 1975, è appassionato di fantascienza e dei classici della letteratura. Laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha al suo attivo la saga fantascientifica Arma Infero, una serie che a oggi conta due romanzi (Il mastro di forgia, 2015 e I cieli di Muareb, 2016) e il racconto lungo Megalomachia (Delos Books, 2016), scritto unitamente alla finalista del premio “Urania 2016”, Emanuela Valentini. Ha inoltre partecipato con importanti firme della fantascienza italiana all’iniziativa benefica “Penny Steampunk” (2016), da cui è nato un volume di racconti fantastico-weird a cura di Roberto Cera

Commenti

Post più popolari