Segnalazione de "Le decisioni della nostra vita" di Francies M. Morrone
Buonasera, splendide persone e gattini, oggi vorrei segnalare l'uscita del nuovo libro di Francies M. Morrone, che è già stato ospite nel mio umile blog. Se per caso amate le storie d'amore, questo libro potrebbe fare al caso vostro.
TRAMA
Sarah e Mitch in comune hanno solo l’età, diciannove anni. Per il resto, sono una l’opposto dell’altro: Sarah, giudiziosa e responsabile, ha un chiaro progetto di vita, mentre il ribelle Mitch per il momento preferisce non pensare al futuro, divertendosi a suonare insieme alla sua rock band.
I loro destini si incrociano per caso.
Se all’inizio i due ragazzi provano una forte antipatia reciproca, col passare del tempo, allacciano, quasi inconsapevolmente, un profondo legame di complicità e amicizia, che porterà entrambi a scoprire la propria vera identità.
Una storia romantica e avvincente, che evidenzia il potere epifanico dell’amore e invita ad ascoltare se stessi prima di affrontare le scelte della vita.
ESTRATTI
Stava mettendo la sua chitarra all’interno della custodia, mentre con eccitazione, e un po’ di tensione, pensava alla serata che lo aspettava. Un modo che gli avrebbe permesso di racimolare abbastanza soldi per poi andarsi a divertire in qualche locale chic di New York.
Si
era trasferito in quello scalcinato appartamento da quattro mesi o giù
di lì, insieme al suo migliore amico dai tempi del liceo, cantante nella
sua stessa band e coinquilino, Brian O’Neil. Aveva preso que-sta
decisione con la stessa leggerezza con cui aveva deciso che non avrebbe
frequentato il college. Così, stanco di come i suoi genitori prendevano
sempre decisioni al posto suo, e persuaso più che mai a non volerli
rivedere più, aveva fatto le valigie e se ne era andato via di casa. I
suoi vivevano a New York, in periferia. Suo padre faceva il veterinario e
aveva aperto un proprio studio nella periferia della grande città. Si
era laureato alla Medaille di New York, ed era sempre stato molto amico
del rettore dell’università. Sua madre, invece, era una graziosa e
gentile signora di mezza età, che aveva lasciato gli studi dopo aver
conosciuto suo padre, e, rimasta incinta, aveva preferito occuparsi
della famiglia. Era una donna molto educata e di buone maniere, che
aveva sempre dato affetto e giusti valori sia a lui che a Rick. Suo
fratello maggiore Rick, più grande di lui di circa quattro anni, era da
sempre riuscito a metterlo in ombra, attirando
perennemente su di sé tutte le attenzioni dei genitori. Finito il liceo, aveva deciso di trasferirsi a Cambridge per studiare legge; infatti lo fece, laureandosi a pieni voti. Quando conobbe Avery, la sua attua-le fidanzata da due anni e compagna di corso ad Harvard, finiti gli studi, decise di andare a convivere. Si trasferirono poco tempo dopo a Manhattan, dove aprirono uno studio legale, nel quale tuttora la-voravano insieme.
Mitch si tirò su e andò a cambiarsi la maglietta del lavoro, quella con la scritta Da Mannie, usato conveniente. Ne indossò una a caso, di colore nero, e si diresse verso il piccolo bagno dell’appartamento per lavarsi i denti. I muri del bagno erano di un colorito giallognolo, e lui si domandò cosa avrebbero pensato i suoi, se avessero preso la decisione di venirgli a fare visita. Siccome questo non sarebbe mai successo, però, non era un problema che lo riguardava, e inoltre, con quello schifo di lavoro al negozio dell’usato, e con i pochi soldi che riusciva a fare con la band, non sarebbe certo riuscito a permettersi un attico di quelli che si vedevano a Times Square o vicino al New York Times Building. Ma non se ne lamentava, avere un tetto sopra la testa era già qualcosa alla sua età. Per di più, godere di tutta la libertà che si poteva sognare era un gran passo da considerare. Non avrebbe sicuramente desiderato vivere lì per sempre, ma al momento gli andava bene così.
Mentre girovagava per casa, in cerca dei suoi braccialetti, non poté fare a meno di pensare alle ultime parole di suo padre, poco prima che lui se ne andasse di casa. «Che cosa farai in futuro? Vivrai per sempre con quegli incompetenti con cui suoni?» gli aveva detto. «Alla fine dovrai pensarci, Mitch. La vita degli adulti è più dura di quel che immagini».
Certamente lo avrebbe fatto, ma perché preoccuparsene ora? Era un ragazzo di diciannove anni a cui non era mai piaciuta la storia o la matematica, eppure non era per niente stupido e solo quando voleva impegnarsi in qualcosa, lo faceva, ottenendo sempre il massimo sia a scuola sia nella vita. Questo, suo padre doveva averlo capito, perciò continuava a fargli notare quanto stesse sprecando le sue doti, non come suo fratello Rick.
BIOGRAFIA AUTORE
Francies M. Morrone ha vissuto in Italia, suo paese di origine, fino all’età di diciotto anni. Si è diplomato presso l’istituto psico-pedagogico e, dopo aver concluso gli studi, ha deciso di trasferirsi all’estero e viaggiare per il mondo; in Australia, Francia, Nuova Zelanda, Regno Unito. Durante i suoi numerosi viaggi, ha continuato a coltivare la passione per la scrittura.
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