Recensione "Amore immortale" di Vittoria Agostinelli.
Eccoci finalmente a una nuova recensione. L'autrice la conoscete già, dato che i suoi libri, I figli della follia, e L'eredità del principe, sono finiti tra le mie grinfie. Aggiungerei che abbiamo fatto anche un salotto letterario tra cattivi con gli antagonisti dei suoi libri.
Come precisato dall'autrice, questo libro è adolescenziale, frutto di un'epoca che non le appartiene più. Nonostante ciò è stato un po' il "babbo" di tutti i romanzi che gli susseguirono. Stiamo parlando de "Amore immortale", una storia romantica tra un umano e un vampiro.
Diamo un'occhiata alla trama:
Demian è un ragazzo con un passato di abusi paterni che l’hanno irrimediabilmente segnato. Una notte, aggredito da dei malintenzionati, viene salvato da Andrea, un uomo misterioso con la pelle pallida e gli occhi più azzurri e luminosi che abbia mai visto. Certo non avrebbe mai immaginato che l’unica persona al mondo a tendergli la mano sarebbe stata un vampiro. E neanche di poter provare simili emozioni sotto il suo tocco e al suo solo pensiero. Il legame tra i due si fa sempre più forte e profondo, fino a quando una minaccia non riemerge dal passato del vampiro, dotata di capelli biondi, canini acuminati e la ferma intenzione di separarli, in un modo o nell’altro. Sangue e passione si intrecciano in una storia d’amore e di orrore, dove una battaglia tra immortali viene combattuta in nome di un paio di occhi verdi e capelli rosso fuoco.
Inizio con i lati positivi: ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, sono forse il vero punto forte della storia. Non solo ognuno ha la propria personalità, ma anche i traumi che li segnano sono ben delineati. Qui vi sono due personaggi che hanno subito violenza sessuale e i traumi subiti influenzano le loro relazioni col prossimo. Insomma, l'autrice riesce a non banalizzare un tema delicato come l'essere sopravvissuto allo stupro.
Nicola e Andrea sono i personaggi che a mio parere si distinguono di più, il primo intrappolato in una relazione tossica, il secondo è un sopravvissuto alle grinfie amorose di Melit che però vede la sua vita rovinata nel tentativo di avere una relazione romantica sana. Nicola e Andrea inoltre risultano un po' il Jacob e l'Edward della situazione ( del resto era il periodo Twilight dell'autrice), dove il primo promette una vita da umano a Demian, mentre il secondo rappresenta l'idea di un amore eterno, ma irraggiungibile, a meno che uno dei due non compia un sacrificio.
Nicola è finito tra le grinfie di Melit perché lo considerava la persona più importante della sua vita, dopo numerosi rifiuti e abbandoni da coloro che amava. Andrea invece è stato creato da Melit per essere una sua progenia, una sua estensione corrotta, ma vi è fuggito da tale destino. Per questo Melit ne è affascinato, perché ha sfidato il suo desiderio di controllo e potere ( e penso che tale ossessione possa essere nata dalla vita umana). Nicola invece conferma il potere di Melit con la sua Sindrome di Stoccolma.
Inoltre un'altra cosa che ho apprezzato è
il fatto che le relazioni tossiche non sono romanticizzate ( cosa
purtroppo diffusa negli MM).
Andrea si dimostra un compagno gentile ed affettuoso con Demian, contrapponendosi con la relazione tossica tra Melit e Nicola.
Ora passiamo ai lati negativi: come ben sappiamo, questo libro fu scritto quando l'autrice era adolescente e quindi presenta i tipici problemi dei libri adolescenziali.
Ci
sono concatenamenti di eventi che rendono la situazione un po'
grottesca, come il fatto che, dopo la morte dei genitori di Demian, la
nonna permetta che il figlio stia a casa di uno sconosciuto.
Le
attenzioni indesiderate che Nicola proietta su Demian, insomma, come
puoi considerare ancora tuo amico un tipo che si comporta in quel modo?
Demian
pare la versione maschile di una damigella in pericolo, è inoltre
desiderato da tutti e penso che il sottotitolo della storia potrebbe
essere "Tutti pazzi per Demian".
Nonostante ciò, è un libro godibile e scorrevole, che soddisfa le esigenze sia degli amanti del gotico ( i vampiri sono ben caratterizzati) sia del romantico. Nonostante le pecche dovute alla giovane età in cui fu scritto, gli darei 3,5 su 5.
Anche questo episodio si conclude, arrivederci per un'altra avventura!
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