"Alice through the looking glass" di Alessia Coppola



Eccoci arrivati all' ultimo libro ( per ora) della trilogia di Alice, scritta da Alessia Coppola. Vi consiglio di leggere blue dream prima di questo libro.

                            Trama
C' è un mondo alla rovescia oltre lo specchio, un luogo oscuro in cui dimorano le ombre ed una regina dal cuore nero : Mechanicland, il Regno del Ferro. Alice è la sola che può sconfiggerlo, la sola che possiede la chiave. In una lotta a cavallo tra dimensioni, Alice scoprirà il coraggio ed il valore. Ma ci sarà qualcuno ad aiutarla, un principe misterioso e la sua corte di fate.
La superficie dello specchio ha iniziato ad incrinarsi, preparatevi a valicare il confine. Lucidare le lame, impavidi lettori. La battaglia nel regno di ferro ha inizio.

Questo è il capitolo più maturo della trilogia. Alice verrà imprigionata in una dimensione onirica, un' oscura versione di Wonderland: Mechanicland.
Qui, i buoni sono cattivi e viceversa. Alice dovrà combattere contro i suoi stessi demoni se vorrà sopravvivere.
Devo dire che Mechanicland sembra la versione "industriale" di Wonderland, insomma qui l' elemento steampunk è più forte che nei romanzi precedenti.
Ho apprezzato l' evolversi dei personaggi, in particolare di Elfrida, la regina rossa, una donna che un tempo era terribile ed ora è una persona che prova emozioni mai apparse prima nel suo cuore, come la compassione. Elfrida è forse colei che subisce un forte mutamento durante la serie, assieme ad Algar.
Invece il nostro Brucaliffo è l' anello fondamentale che permetterà ad Alice di uscire dall' incubo, grazie al suo potere di entrare nelle menti altrui.
Abbiamo altre citazioni a personaggi storici realmente esistiti, come Sigmund Freud, azzeccato per il tema del libro.
Posso anche dire che il libro è forse l' unico della trilogia che presenta vera azione: abbiamo morti, battaglie e soprattutto un' enorme ombra che uccide le sue vittime facendo loro vivere le peggiori paure.
E devo dire che il libro è più complesso del film di Alice in Wonderland di Tim Burton, non solo come analisi dei personaggi, ma anche come scene d' azione.
Lo stile è scorrevole, come nei precedenti, e presenta un lato fiabesco. Infatti questa serie dovete leggerla sapendo che in parte è una fiaba, non fossilizzatevi troppo sul realismo.

Ora passiamo ai lati negativi: nel primo libro si citava Atlantide, però in questo... Nulla! Una citazione lasciata così. Forse l' autrice sperava di dedicarci un libro in futuro, ma purtroppo è rimasto nel limbo.
Anche qua si fa una citazione, non posso dirla per non rovinarvi il finale, ma spero vivamente che verrà ripresa nei futuri sequel, se verranno mai fatti.
Questa recensione finisce qui, concludendo una trilogia (per ora). Arrivederci alla prossima!
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