" Seven dreams" di Giovanni Magliuolo ed "Askeroth" di Luca Airale.







Meow, ciao a tutti. Oggi parleremo di due fantasy particolare, sia nella storia che nella struttura. Iniziamo da Askeroth, no, no parlo del gruppo metallaro, ma di una entità maligna... no, il metal non è il male, non confodentevi.

                                                
                                   
                                                            TRAMA
"«E’ la pietra ciò che stai cercando» disse in un sussurro «si chiama Askeroth.»
Come si affronta l’Askeroth, un essere invincibile che si circonda di non-morti e conduce alla pazzia chiunque si avvicini?
Tale è la sfida a cui è chiamato a rispondere il berserk Hrotgar Thialfsson, questa volta nel Njordheimr, la gelida isola vichinga. Ad accompagnarlo ci saranno lo stregone elfo scuro Kyrk e lo studioso greco Vinicio.
La loro storia s’intreccerà a quella di altri due personaggi: Whintam, un contadino che decide di arruolarsi nelle legioni mercenarie, e Miyamoto, un samurai che rinnega i suoi principi per riportare in vita la propria famiglia.
Askeroth, il secondo capitolo della saga La Leggenda del Demone Sognante, ci mostra un autore cresciuto, capace di appassionare con intrecci, colpi di scena e uno stile fantasy che fonda le sue origini nei racconti dei giochi di ruolo."

La mia amica in passato fece due recensioni sul primo volume della saga del demone sognante. Vi linko i video con i rispettivi minuti.
                                            (Minuto 17.56)
                                                       (Minuto 6.04).

Secondo capitolo della trilogia, in questo libro avremmo tre punti di vista di tre differenti personaggi: un mercenario aureliano (di una società simil romana), un samurai ed Hotgar, il guerriero normanno del primo libro.
Le tre parti verranno distinte da tre citazioni: proverbi Swahili, per il mercenario, dato che le sua avventure si svolgono in Africa, citazioni dall'Eda, poema epico normanno, e brani dall'Hagakure giapponese.
La vita dei tre guerrieri si scontreranno inevitabilmente in quanto l'intera storia gira attorno all'Askeroth, entità maligna che sembra bramare la distruzione del mondo. Ma è veramente lei che trama nell'ombra?
I personaggi sono ben caratterizzati, forse è Hotgar colui che avrebbe dovuto essere maggiormente approfondito, preferivo l'Hotgar del primo libro.
Ho apprezzato anche l'intreccio narrativo, molto piu complesso del precedente. Se la prima storia si svolgeva esclusivamente in un'isola e avevamo poche manifestazioni magiche, ora la magia abbonda così come la storia si sposta in piu territori.
Un libro che meriterebbe, mi spiace per la poca pubblicità.

Ora passiamo a Seven Dreams:

"Un gladiatore, un operaio del Nevada, il capo di una tribù africana, un orco cannibale, un’esperta di veleni, un rettile in grado di sputare acido e un enigmatico cavaliere sadico vengono strappati alle rispettive realtà e richiamati dal mago Eris nel regno di Duryan. Al gruppo viene affidata la missione di assassinare Wizen, un incantatore sul punto di aprire un varco tra le dimensioni allo scopo di muovere il proprio esercito alla conquista di tutti i mondi. Lo sforzo per il sortilegio appena lanciato uccide Eris, che prima di morire confida ai sette prescelti di aver legato le loro anime con un incantesimo, allo scopo di obbligarli a collaborare: se anche uno solo di loro dovesse morire, allora morirebbero tutti. Con l’unica speranza di tornare alle rispettive realtà riposta nelle mani dello stesso Wizen, ai prescelti non rimane che tentare di sopravvivere tanto ai pericoli provenienti da un mondo sconosciuto quanto alle loro stesse personalità disturbate."

Un gruppo veramente strano: Butch, il pippone, Elavh, una bigotta borderline, Zuma, un tipo misterioso, senza cappuccio però, Karma, la mascotte spara acido, Caos, lo psicopatico con l'imp- pappagallo alla John Silver, Gork, ovvero Ralph spaccatutto con il temperamento di Hulk, e Centurio, che al posto del gladiatore doveva fare il diplomatico al senato romano.
Questa marmaglia eterogenea è stata evocata e costretta a collaborare per sconfiggere Wizen, il cui unico scopo sembra essere quello di causare un po' di problemi nelle varie dimensioni.
Che dire, questo è uno dei libri piu avvincenti letti quest'anno. Ogni personaggio è ben caratterizzato, sebbene le maggiori sfumature si concentrano su Butch, il piu debole del gruppo in quanto non addestrato alle armi. Le varie società dei protagonisti si scontrano tra loro: Butch, figlio di una società addomesticata, non è preparato alle asprezze della vita selvaggia come lo sono gli altri. Diventa inconsciamente il bersagio del gruppo, il capro espiatorio delle loro frustrazioni, in quanto è il piu debole. Se uno di loro sbaglia, la colpa è di Butch, anche se quest'ultimo non ha fatto nulla. (Se sei buono ti tirano le pietre, se sei cattivo ti tirano le pietre, Butch credo che questa sia la tua canzone). Butch è il mio personaggio preferito, proprio per la sua maggiore profondità e per il fatto che è la vittima innocente di un gruppo di frustrati che non ha le palle ed ovaie di ammettere i propri sbagli.
Naturalmente queste vessazioni arriveranno ad un culmine, prima o poi...
Elavh è stata il personaggio piu odioso di tutti. Una detestabile bigotta che trova orribile che un bambino venga ucciso, ma è pronta a mutilare ed uccidere solo per una gentilezza. Ragazza mia, peccato che nel tuo mondo non esistano psicologi, ne avresti tanto bisogno. Inoltre uccide piu persone con le sue cazzate e cocciutaggini che Caos in un periodo di "andro-mestruazioni".
 Medaglia d'argento a Gork che mostra una certa evoluzione durante la storia: da orco "ammazzo tutti perché lo dice il mio dio", diventa piu attento alle vite dei compagni. In parte ciò è dovuto all'incantesimo che lo obbliga a collaborare, pena la morte, in parte è anche dovuto ad un piccolo tumulto interiore.
Piccola premessa: la scena dello stupro. Mi meraviglio che molti non abbiano capito che Elavh cercava di "favorire" il tipo con l'obbiettivo di fracassargli la testa con un piccone. A casa mia si chiama "inganno" e di certo è una reazione sensata, bisogna usare tutte le astuzie per amazzare un uomo che è piu forte di te. E dato che quel tipo ragionava col cazzo, direi che ha fatto la fine che si meritava.
Di certo Elavh non voleva farsi violentare. Se volete vedere veramente un atteggiamento "ambiguo" da parte di una donna, vedetevi un hentai.

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                                                         Arrivederci alla prossima!



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